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Trentino, l'orsa JJ4 è salva. Il Tar sospende l'abbattimento. Ira del presidente Fugatti

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Stop all'abbattimento dell'orsa JJ4 in Trentino che per ora potrà essere uccisa solo "nel caso di comprovato pericolo per il personale impiegato nelle operazioni per la sua cattura". Vincono gli animalisti nel primo round dell'ennesimo braccio di ferro con la Provincia autonoma di Trento. Lo ha deciso il Tar del capoluogo sospendendo fino all'11 maggio l'ordinanza per la soppressione di JJ4. Decisione fotocopia di quella presa nel 2020 quando i giudici amministrativi salvarono la vita all'esemplare, nata nel 2006 che, dalle analisi genetiche condotte, è ritenuta la responsabile dell'attacco mortale sul Monte Peller dello scorso 5 aprile che ha provocato la morte del runner 26enne Andrea Papi.

Nel ricorso urgente presentato dalle associazioni Lav (Lega Antivivisezione) e Lac (Lega per L'Abolizione della Caccia), difese dall'avvocato Claudio Linzola, il presidente del Tar, Fulvio Rocco, ha ordinato alla Provincia autonoma di Trento (che non si è costituita in giudizio) di depositare entro il 27 aprile i "referti sanitari sulle cause del decesso" e "la natura e tipologia delle ferite riscontrate sulla vittima" oltre ai "referti attestanti l'individuazione dell'orsa JJ4 quale animale aggressore". La PAT dovrà produrre i verbali della riunione del 7 aprile del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura.

In quell'occasione l'Ispra si sarebbe espressa favorevolmente rispetto alla decisione del Presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, di ordinare la soppressione dell'animale, che sarebbe stata "coerente", fa sapere l'Istituto per la protezione ambientale in una nota, con il 'Piano d’Azione interregionale per la Conservazione dell’Orso Bruno sulle Alpi Centro-Orientali' (Pacobace). I pareri dell'Ispra sarebbero - secondo il Tar - "non meglio specificati" e assunti "per le vie brevi". Non risultano al momento "espressamente emanati nelle forme di un apposito documento" e non esprimono in modo "inequivoco la volontà dell'Istituto".

Anche in caso di cattura nelle prossime settimane l'Istituto, guidato da Stefano Laporta, sarà tenuto a emanare un "parere" entro "cinque giorni" e che "in ogni caso" andrà "valutato da questo Tribunale in sede collegiale prima del suo recepimento ed esecuzione da parte della Provincia". L'uccisione del plantigrado, in passato responsabile di tre eventi non mortali, è compatibile fino alla decisione di merito del Tar con le "primarie necessità di sicurezza e di tutela dell'incolumità pubblica" e la sospensiva dell'abbattimento non ha nel medio periodo "conseguenze irreparabili". Dopo la "cattura" bisognerà valutare la "possibilità di un suo eventuale trasferimento in altro sito esterno alla Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, anche estero, che inderogabilmente offra elevati standard per le esigenze di sicurezza e di incolumità per i suoi frequentatori", conclude il presidente della sezione unica. JJ4 andrà in caso "reclusa in attesa dell'acquisizione di un formale parere reso dall'Ispra" e per ora "ogni altra possibilità per la sorte dell'animale" va "ragionevolmente esclusa".

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