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Trento, firmata l'ordinanza per JJ4 ma sono due gli orsi che saranno abbattuti

 Il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha firmato l’ordinanza per la "rimozione" dell’orso pericoloso JJ4. Il documento integra il provvedimento "contingibile e urgente" dell’8 aprile scorso, alla luce dei risultati genetici che hanno indicato l’esemplare femmina di 17 anni come l’autrice dell’aggressione mortale al runner di Caldes Andrea Papi.  Ma gli osri da abbattere sono due: il secondo è Mj5, esemplare di 18 anni, "condannato" per l'attacco ai danni di un escursionista in valle di Rabbi, lo scorso 5 marzo.

 

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Nei boschi della zona di Caldes in Val di Sole in Trentino il maltempo di queste ore non ferma l’attività di monitoraggio da parte dei forestali, muniti di fucile, dell’orsa autrice dell’aggressione mortale. La famiglia della vittima, nel corso dei funerali, è stata chiara e si è rivolta nei confronti di coloro che non hanno fatto nulla per evitare questa tragedia («chi ha la responsabilità di quanto accaduto non può dormire sonni sereni, mi rivolgo a qualcuno qui dentro (nella chiesa ove erano presenti diversi politici, ndr): se qualcuno ha fatto degli errori, per cortesia, faccia un passo indietro, si tolga la corona e dica ’Mea culpa'», ha detto il padre del giovane, mentre la madre ha detto, «la colpa va ricercata nella cattiva gestione fatta da chi ha gestito, nel tempo, il progetto Life Ursus, che ormai è sfuggito di mano».

 

Il personale del Corpo forestale trentino conosce l’area frequentata abitualmente dall’animale perché, rispetto agli orsi maschi che si muovono spesso, lei è più stanziale. ’Jj4’ ha 17 anni, è figlia di Joze e Jurka, tra i primi plantigradi arrivati in Trentino, ed ha un cartellino rosso sull’orecchio sinistro. Nella zona interessata, le pendici del monte Peller che portano verso la Val di Sole, i forestali stanno lavorando nella massima sicurezza perchè è abitata da una ventina di orsi. Come ha ribadito oggi il governatore trentino Maurizio Fugatti, l’ordinanza di abbattimento è in vigore ed è stata anche recepita da Ispra. Ciò significa che una volta catturata l’orsa sarà abbattuta. Il presidente Fugatti ha illustrato l’iter giudiziario mettendo in evidenza che l’amministrazione provinciale, dopo aver segnalato i vari episodi commessi da ’Jj4’, si è vista negare le autorizzazioni di abbattimento da parte sia di Ispra che Tar. Il governatore trentino si è poi rivolto agli animalisti, «stiamo assistendo a conversazioni da salotto, da ztl cittadine, sui talk show nazionali, che mettono in discussione la competenza e serietà del nostro corpo forestale» e, «mi rivolgo a tutti animalisti che in questi giorni vogliono salvare offrendo di ospitare gli orsi, state sereni, ne abbiamo 70 da spostare, i benefattori della gestione degli orsi si facciano avanti».

 

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Tre sono le modalità con cui potrà avvenire la cattura che sono le trappole tubo, i lacci e la telenarcosi. Per quanto concerne le trappole tubo, un’esca alimentare olfattiva attira l’orso, l’animale entra tubo, aggancia l’esca, attiva il meccanismo che favorisce la cattura. La seconda tecnica prevede l’utilizzo di lacci, un sistema tuttavia con dei deficit legati alla necessaria presenza degli operatori forestali. La terza tecnica è quella telenarcosi, ossia il lancio di dardi anestetici ma è un sistema utilizzato solo in casi di emergenza. All’orsa ’Jj4’ è stato applicato il radiocollare il 29 luglio 2020 ed in base ai tracciamenti non ha mai mostrato atteggiamenti di particolare confidenza nei confronti dell’uomo e non frequentava aree vicine ai centri abitati. Ad oggi è difficile trovare ’Jj4’ perchè il suo radiocollare, sostituito il 30 agosto 2021 a seguito di una cattura programmata («sono dispositivi che vanno sostituiti ogni anno e mezzo-due», dicono i forestali), dal 5 agosto scorso ha messo di funzionare.