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Ora legale, si rischiano insonnia, nervosismo e irritabilità: come prevenire

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Via via che l’inverno cede il passo alla primavera le giornate si allungano e la mente corre alla bella stagione. E questo anche grazie al consueto spostamento in avanti delle lancette degli orologi, come faremo tra sabato e domenica, alle 2 di notte, quando entrerà in vigore l’ora legale, che serve proprio a sfruttare al massimo la luce solare risparmiando sul consumo energetico. Tuttavia, il repentino cambio di orario può avere delle conseguenze sul nostro benessere psico-fisico. Assosalute ha raccolto sul suo portale alcuni suggerimenti per affrontare al meglio il cambio d’ora, che porta con sé alcuni disturbi come l’insonnia.

 

 

Se è vero che il cambio dell’ora porta giornate più lunghe con innegabili benefici, è altrettanto vero che diverse persone risentono del passaggio dall’ora solare a quella legale tanto da lamentare i medesimi sintomi che si hanno in caso jet-lag. Questi piccoli disturbi passeggeri - alterazioni del sonno, stanchezza e difficoltà di concentrazione, stress e irritabilità - dipendono dalla reazione del nostro corpo alla differenza tra l’orologio interno, il cosiddetto ritmo circadiano, e l’orario esterno. Il ritmo circadiano regola, infatti, il ciclo sonno-veglia e molti parametri vitali che hanno andamento periodico: fame, rigenerazione cellulare, temperatura corporea. Anche la sola perdita di un’ora di sonno altera, quindi, per qualche giorno i ritmi dell’organismo. Ma ci sono coloro che ne risentono più di altri. Sono soprattutto i «gufi», i tiratardi, e le «allodole», i mattinieri, a soffrire il cambio dell’ora: ad andare in tilt è il loro equilibrio sonno-veglia. Per cui, anche cambiamenti minimi dei ritmi quotidiani possono causare stress e generare stanchezza, sonnolenza diurna, emicrania, perdita dell’appetito, riduzione dell’attenzione e alterazione dell’umore. Attenzione allo stress quindi.

 

 

La stanchezza accumulata e la riduzione delle ore di sonno sono anche tra le principali cause di nervosismo, irritabilità e, quindi, malumore diffuso. Tutte conseguenze che influiscono non solo sul singolo ma anche sulle persone vicine, famigliari e colleghi. Basta tuttavia qualche piccolo accorgimento per facilitare l’adattamento dell’organismo. Ecco i consigli su come affrontare al meglio il cambio d’ora: a partire da qualche giorno prima del cambio di orario, anticipare la sveglia di una ventina di minuti o andare a dormire un po’ prima la sera per abituare l’organismo. Aiuterà a impostare i nuovi ritmi in modo meno traumatico.Se non si riesce a prendere sonno, sono disponibili, in automedicazione, sedativi leggeri di origine vegetale per favorire il riposo (passiflora, valeriana). Per favorire il riposo meglio alla sera consumare pasti leggeri ed evitare alcolici e un eccessivo consumo di caffeina/teina, sostanze che influiscono sul ciclo sonno-veglia. In caso di mal di testa gli antinfiammatori non steroidei (FANS), possono notevolmente alleviare il fastidio. Se nervosismo e irritabilità perdurano, sono disponibili, in automedicazione, integratori di magnesio che possono aiutare a ritrovare il giusto equilibrio. Sforzarsi di fare attività fisica, tanto più se all’aria aperta meglio se al mattino, in modo da godere dei benefici per tutta la giornata e arrivare più stanchi e meno stressati alla sera. Infatti, fare sport, soprattutto attività anaerobiche intense, troppo in prossimità dell’ora di andare a letto non favorisce il riposo, anzi aumenta la difficoltà di cader tra le braccia di Morfeo perché l’attività fisica che richiede sforzo e resistenza all’organismo stimola il sistema nervoso e non favorisce il rilassamento.

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