inchiesta covid
Non è l'Arena, Sileri massacra i tecnici di Speranza: "Imbarazzanti, nelle chat..."
L'inchiesta della procura di Bergamo sulla gestione della pandemia di Covid ha aperto la riflessione sulla macchina politica e sanitaria che ha affrontato il Covid. È stato fatto tutto il possibile per evitare l'esplosione del contagio e i tanti morti registrati in Italia? Se ne è parlato anche domenica 5 marzo a Non è l'Arena, su La7. Tra gli ospiti di Massimo Giletti c'era Pierpaolo Sileri, già viceministro della Salute con Giuseppe Conte.
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Il medico viene coinvolto nella discussione sui tecnici del ministero della Salute: "Ritengo che quelli che abbiamo trovato noi, certo non tutti, non fossero così eccezionali. A volte erano delle riunioni imbarazzanti, soprattutto quelle gestite da Giuseppe Ruocco", allora segretario generale del ministero. "Quando si riuniva la task force, l'unica persona che secondo me era molto orientata e sapeva ciò che doveva essere fatto era Beppe Ippolito. Gli altri francamente... Sembrava un po' un'armata Brancaleone", afferma Sileri che ricorda come molti tecnici neanche parlassero inglese, un ostacolo abbastanza evidente nel bel mezzo di una pandemia globale.
L'ex viceministro aveva parlato anche allora: "Vi era un qualcosa che mancava nella gestione di un'emergenza. Lo avevo annusato e mi lamentai più di una volta di non avere il verbale del Cts", il Comitato tecnico-scientifico, "di non avere dialogo né informazioni"., afferma da Giletti. "Dai verbali che leggo in maniera frammentaria, quello che esce sui giornali, ho scoperto che l'allora segretario generale mi prendeva in giro in qualche chat o in qualche chiamata", ha detto ancora Sileri.