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Cassazione, Margherita Cassano prima donna presidente della Suprema Corte

Margherita Cassano primo presidente della Corte di Cassazione. È stata eletta all’unanimità dal Plenum del Consiglio superiore della magistratura presieduto dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella. «Come di consueto, vorrei aggiungere con rammarico, non partecipo alla votazione», ha detto Mattarella. A 60 anni dalla legge 66/1963, che aprì alle donne l’ingresso in magistratura, Cassano è la prima al vertice della Suprema Corte, dove è presidente aggiunto dal luglio 2020. Sostituirà Pietro Curzio prossimo al pensionamento il 5 marzo, giorno dell’insediamento del nuovo presidente, la carica di giudice di più alto grado nel Paese. Fiorentina di origini lucane, classe 1955, Cassano è in magistratura dal 1980. Ha iniziato la carriera alla Procura di Firenze ed è stata componente del Csm, eletta tra le fila di Magistratura Indipendente nella consiliatura 1998-2002. Con la nomina al vertice della Cassazione entrerà di nuovo a far parte, quale membro di diritto, dell’organo di autogoverno dei magistrati. Un curriculum di tutto rispetto quello di Margherita Cassano, eletta presidente della Corte di Cassazione dal Plenum del Csm presieduto dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Cassano, prima donna nella storia italiana alla guida della Suprema Corte, è entrata in magistratura nell’anno 1980 e ha ricoperto le funzioni di Sostituto Procuratore presso la Procura di Firenze; componente della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze; componente del Csm: magistrato di appello destinato alla Corte di Cassazione; consigliere presso la Corte di Cassazione; componente delle Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione; vicedirettrice del C.E.D. della Corte di Cassazione; Presidente della Corte d’Appello di Firenze.

 

 

 

Grande soddisfazione per la nomina di Cassano ai vertici della Suprema Corte viene espressa anche dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio. «Congratulazioni a Margherita Cassano, prima donna ai vertici della Corte di Cassazione -  ha detto il Guardasigilli - La sua nomina a primo Presidente della Suprema Corte è il traguardo di un percorso iniziato 60 anni fa, con l’ingresso delle prime donne in magistratura e rappresenta un ulteriore fondamentale passo in avanti verso l’effettiva parità di genere. La Presidente Cassano sarà un punto di riferimento per le giovani che sempre più numerose superano il concorso, per prestare un essenziale servizio alla Repubblica». Il ministero della Giustizia sottolinea che al 30 giugno 2022, le donne in magistratura sono 4.952 e rappresentano il 55% del totale. Fu la legge n. 66 del 1963 ad aprire anche alle donne l’ingresso in magistratura, regolamentando l’ammissione a tutte le cariche e agli impieghi pubblici. Nel 1965, entrarono le prime 27 vincitrici di concorso e da allora la percentuale è progressivamente aumentata, anche nei ruoli apicali. Erano 4.854 le donne nel 2019, 4.966 nel 2020 e 5.011 nel 2021.