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Naufragio migranti, barcone si spezza davanti alle coste di Crotone: morti e dispersi

Il barcone carico di migranti si spezza davanti alle coste crotonesi dello Jonio. Così si consuma l'ennesima tragedia in mare con morti e dispersi, tra cui tantissimi bambini. A bordo c'erano circa 180 persone: il naufragio è accaduto stamattina all'alba nelle acque dello Jonio calabrese e a causarlo sarebbe stato il maltempo. Sul posto i soccorsi: è presto per fare il bilancio ma i morti sarebbero oltre 40, molti i dispersi.

Tuona il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che ribadisce che le partenze vanno bloccate: "È una tragedia immane che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare, in cui operano scafisti senza scrupoli che pur di arricchirsi organizzano questi viaggi improvvisati, con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive". E ancora: "È fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze e che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate che, sfruttando il miraggio illusorio di una vita migliore, alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure come quella di oggi".

Durissima anche la nota del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. "Decine e decine di morti annegati, tra di loro anche bambini, tanti i dispersi. La Calabria è in lutto per questa immane tragedia. In Calabria nel 2022 sono arrivati circa 18mila immigrati clandestini, la stragrande maggioranza dei quali a Roccella Jonica, un Comune in provincia di Reggio Calabria diventato ormai punto di approdo delle rotte illegali dei mercanti di esseri umani. I calabresi - un popolo che ha conosciuto il dramma dell’emigrazione - hanno accolto questi migranti, senza alzare polveroni e senza causare tensioni, ma la situazione sta davvero diventando ingestibile. Cosa ha fatto l’Unione europea in tutti questi anni? Dov’è l’Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalità? Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d’origine dei migranti? Tutte domande che, purtroppo, ad oggi non hanno alcuna risposta. E chi sta nei territori, a stretto contatto con la realtà di tutti i giorni, è costretto a gestire le emergenze e a piangere i morti".

Poi il presidente esprime cordoglio per le vittime. "Ringrazio coloro che si stanno adoperando per tentare di trovare dei superstiti e per assistere i sopravvissuti, condotti nei vicini presidi ospedalieri e nel Cara di Isola di Capo Rizzuto. In queste ore sono in campo i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di finanza, la Guardia costiera, i Vigili del fuoco, la Croce Rossa, la Capitaneria di porto, la Protezione Civile".

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