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Come sarà l'estate 2023, presagio inquietante. Giuliacci: "Siccità più grave"

Giada Oricchio
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L’estate 2017 e 2022 sono state caldissime e secchissime. Dopo un autunno e un inverno avari di piogge, le previsioni annunciano temperature record per il 2023. Sul suo sito, il colonnello Mario Giuliacci fa una torrida profezia: “Situazione meteo bloccata, con poche piogge e siccità sempre più grave: condizioni che renderanno bollente l'estate 2023!”.

Nell’articolo si legge che in Italia le estati più calde dell'ultimo secolo sono concentrate negli anni 2000: “La più rovente in assoluto rimane quella del 2003, tallonata da quella passata (2022), mentre a seguire troviamo 2017, 2019 e 2012. Insomma, il cambiamento climatico a livello planetario (il Global Warming) sta evidentemente rendendo più bollenti le stagioni estive degli italiani”. Due i motivi di un caldo record: gli episodi di El Niño e i gravi periodi di siccità.

Nell’approfondimento, Giuliacci spiega qual è il legame tra siccità e caldo soffocante: “In che modo la siccità conduce a stagioni estive bollenti? Ebbene, a inizio estate, il calore del sole viene speso, almeno in parte, per far evaporare l'umidità dal terreno, che quindi tarda ad arroventarsi. Se però il suolo a inizio stagione è già asciutto, ecco che la radiazione solare surriscalda facilmente il territorio, favorendo da subito temperature decise elevate e spingendo via via più su la colonnina di mercurio dei termometri nei mesi centrali dell'estate”. Dunque, se avremo una primavera asciutta, è molto probabile che l’estate 2023 diventi la più rovente della storia.

 

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