Follia anarchica
Minacce di morte a Nordio dagli anarchici. Meloni: “Lo Stato non arretra”
Sale la tensione alimentata dagli anarchici che da settimane chiedono la liberazione di Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis e in sciopero della fame. In una sola giornata è stato minacciato di morte il ministro della Giustizia Carlo Nordio ed è stata imbrattata la rappresentanza italiana presso l’Unione europea a Bruxelles. La scritta contro il Guardasigilli, «Nordio boia speriamo che tu muoia», è apparsa a Lecce, in viale dell’Università, precisamente sul muro del mercato rionale di Porta Rudiae, impressa con una bomboletta spray di colore nero e accompagnata dalla sigla dei gruppi anarchici. Un’altra scritta simile, con un insulto e una minaccia al ministro, era apparsa lo scorso 3 febbraio sempre nel capoluogo salentino. Nella capitale belga, invece, il muro esterno della rappresentanza permanente presso l’Ue è stato imbrattato con vernice rossa e la scritta «Free Cospito». Non è la prima volta che accade. Nelle ultime settimane le ambasciate del nostro Paese sono state prese di mira da "attacchi" analoghi, in alcuni casi anche dando alle fiamme le auto dei funzionari. E due giorni fa una lettera con una minaccia di morte è stata recapitata a un manager della Iveco che produce mezzi militari a Bolzano.
Non è un caso che gli anarchici abbiano preso di mira il ministro della Giustizia. Nei giorni scorsi, infatti, Nordio ha rigettato l’istanza dei difensori dell’anarchico per la revoca del carcere duro. Per il Guardasigilli non ci sono le condizioni, perché lo sciopero della fame di Cospito non è una protesta non violenta, dal momento che la violenza anarchica è aumentata proprio quando lui ha iniziato a smettere di alimentarsi. Inoltre, nel rigetto della revoca del 41 bis, si evidenzia «l’estrema pericolosità di Alfredo Cospito, ma anche della persistente, e anzi aumentata, possibilità che egli mantenga contatti con una vasta area di gruppi collegati alla ideologia anarco-insurrezionalista». Sempre ieri, il simbolo degli anarchici, la A racchiusa in un cerchio, è stato disegnato su una targa a Siena, al civico 44 di via dei Fusari, che ricorda la prima assemblea della Democrazia cristiana nella città toscana.
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Sin dall’inizio Giorgia Meloni ha chiesto a tutte le forze politiche di evitare polemiche in merito alla carcerazione di Cospito e di mostrare unità in nome delle istituzioni. Ieri il presidente del Consigio è intervenuto nuovamente con un messaggio diffuso sui suoi canali social: «Nelle ultime ore è stato minacciato di morte il ministro Nordio ed è stata imbrattata la sede della Rappresentanza italiana presso l’Ue a Bruxelles con scritte inneggianti a Cospito. Solidarietà al Guardasigilli e al personale della sede. Lo Stato è al loro fianco e non arretra». «Piena solidarietà al ministro della Giustizia Carlo Nordio per le nuove minacce ricevute», è arrivata anche dal presidente del Senato Ignazio La Russa, secondo il quale «l’escalation di violenza e di atti intimidatori nei confronti di esponenti di governo e delle istituzioni non deve essere sottovalutata». Motivo per cui la seconda carica dello Stato ha rinnovato «l’invito ad abbassare i toni dello scontro politico», augurandosi «che la magistratura e le forze dell’ordine facciano presto chiarezza sulle responsabilità».