la sentenza
Ruby ter, Berlusconi assolto: crollano i castelli di fango della sinistra
Silvio Berlusconi è stato assolto dall’accusa di corruzione nel processo Ruby Ter "perché il fatto non sussiste". Dopo due ore di camera di consiglio, i giudici della settima sezione penale del tribunale di Milano Marco Tremolada (presidente), Mauro Gallina e Silvana Pucci, hanno letto il dispositivo della sentenza in aula bunker a San Vittore. Attese le motivazioni e il deposito della sentenza entro 90 giorni. La Procura di Milano, rappresentata dall’aggiunto Tiziana Siciliano e dal sostituto procuratore Luca Gaglio, chiedeva per il leader di Forza Italia la condanna a 6 anni di reclusione e la confisca di 10.846.123 euro. Alla fine sono tutti assolti: alla sbarra erano finite una ventina di ’olgettine' oltre a Ruby Tubacuori Karima El Mahroug.
La sentenza del processo Ruby ter giunge a quasi sei anni da un tormentato inizio seguito da molte pause, e chiude il primo dell’ultimo capitolo del romanzo giudiziario nato dai verbali dettati da Kharima El Mahroug, ora una donna di 30 anni, all’epoca una ragazza marocchina appena maggiorenne con già un passato turbolento che accusò l’allora premier Silvio Berlusconi di avances sessuali durante le "cene eleganti di Arcore". Significativo del ’giro largo' che ha preso questa vicenda il fatto che da accusatrice Ruby è finita tra i 28 imputati. Berlusconi per due volte è già stato ritenuto innocente delle stesse accuse per i soldi versati ai musicisti Danilo Mariani e Mariano Apicella, le cui posizioni erano state trasferite a Roma e a Siena solo per questioni di competenza territoriale. Ora l'ultimo colpo di spugna perché il fatto non sussiste.
"Un’assoluzione con la formula più ampia e piena possibile. Non posso che esserne enormemente soddisfatto. Tre su tre", è il primo commento di Federico Cecconi, legale di Berlusconi. Karima El Mahroug ha detto di essere felice e che ora finito un incubo.