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Otto e mezzo, Tabarelli spiazza Gruber: la benzina? I prezzi sono bassi

I prezzi di benzina e diesel sono al centro del dibattito politico con il Cdm ha varato un provvedimento per favorire la trasparenza dei prezzi al distributore, non intervenendo con un nuovo taglio delle accise. Tra gli ospiti di Lilli Gruber martedì 10 gennaio a Otto e mezzo, su La7, c'è Davide Tabarelli di Nomisma Energia che ii controlli chiesto dal governo alla Gdf sulla rete di vendita rispondono più che altro a una "sete di vendetta da parte dei consumatori che sono dipendenti dalla benzina e soprattutto dal diesel, il carburante più usato in Italia". 

 

Il prezzo dei carburanti in Italia è uno dei più alti per via delle accise, ossia le tasse. Al primo posto per la benzina c'è la Danimarca, per il diesel ci sono altri paesi nordici. Per Tabarelli è "ridicolo" parlare di speculazione perché "è una storia vista parecchie volte, dalle indagini Antitrust alle accise mobili di Bersani che forse verranno reintrodotte domani". Ma soprattutto "perché il prezzo della benzina è basso, è a 1,8 euro al litro, quando strato introdotto lo sconto" dal governo Draghi  subito dopo la guerra "era a 2,2. Tenere i prezzi così bassi", ossia con il taglio delle accise, sarebbe stato "un assurdo" spiega Tabarelli. 

 

"Gli italiani allora gli italiani devono organizzarsi e pagare il prezzo pre-congelamento accise?", replica sorpresa Gruber con l’ospite che ribadisce: "Non è così alto, deve essere confrontato" con quello dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Nel 2012, ricorda, abbiamo visto prezzi a ridosso dei due euro ricorda l'esperto.  "Ma c'è chi fa il furbo o no?", chiede la conduttrice.  "C'è sempre qualcuno, ma si tratta di fenomeni marginali" è la replica. "Il grosso del prezzo è rappresentato dalle tasse, ma l'Italia non può rinunciarci" visto il debito pubblico che si ritrova. 

 

Tabarelli in seguito spiega che il grosso dell'inflazione europea è rappresentato dalle bollette di gas ed elettricità, su cui sta intervenendo il governo Meloni così come quello precedente: "Quello che accade da noi succede in tutta Europa, anche se è una magra consolazione. Il prezzo del gas attuale dovrebbe portare a una riduzione del 20 per cento nei prossimi mesi - conclude Tabarelli - ci sta salvando lo 'stellone' italiano ed europeo, le temperature sono alte" e il freddo ha risparmiato l'Italia, per ora.