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Gryphon, Crisanti si scaglia contro Meloni: cosa rischiamo senza secondo booster

Giada Oricchio
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Gryphon spaventa gli Usa dove i contagi con la nuova variante di Covid sono passati dal 4 al 41% in un solo mese. L’Italia sta correndo ai ripari con controlli sui voli diretti e indiretti in arrivo dalla Cina, ma a che punto è la campagna vaccinale per la quarta dose? I numeri sono molto bassi perfino tra gli over 60 e i fragili (29,52%), le categorie più a rischio. Andrea Crisanti, professore dimissionario di Microbiologia dell’Università di Padova, in collegamento con la trasmissione di LA7 “Tagadà”, si è detto in disaccordo con le parole della premier Giorgia Meloni sul secondo booster (“invito anziani e deboli a farlo, gli altri consultino il medico di famiglia”) durante la conferenza stampa di fine anno e ha richiamato al senso di responsabilità. 

“L’affermazione di Meloni è una manifestazione di rinuncia alla politica di sanità pubblica – ha detto lo scienziato -. Siamo differenti dalla Cina perché la maggior parte di noi è coperta. Siamo noi vaccinati che proteggiamo anche i fragili, siamo noi che diamo un contributo importantissimo alla loro salute. Questi virus in una popolazione non protetta hanno un indice di trasmissione intorno a 15 cioè una persona potenzialmente può infettarne 15”.

Crisanti ha ribadito che le persone inoculate non sono totalmente immuni dal Covid, ma che più la massa è vaccinata più l’indice di trasmissione cala. Poi ha lanciato l’allarme: “Se non insistiamo su una campagna di vaccinazione su larga scala, tra un anno saremo vulnerabili come la Cina adesso e non lo auguro a nessuno”.

Il microbliogo e senatore Pd ha rassicurato sulla bontà dell’attuale vaccino in merito alle nuove varianti di Sars Cov-2: “Danno un’ottima protezione a breve termine contro l’infezione, una buona protezione a lungo termine contro le complicazioni gravi della malattia, quindi invito tutti quanti a fare la quarta dose”.

Come previsto dagli scienziati, il Covid circola liberamente, ma non per questo è meno temibile. Un falso mito che il professor Crisanti sfata tirando una frecciata al governo Meloni: “Il virus è diventato endemico, ma la narrativa di questa maggioranza fa credere che endemico voglia dire ‘innocuo’ e non è vero. Endemico non è sinonimo di innocuo! Lo dimostra chiaramente il caso Cina. Ci sono tantissime malattie endemiche che sono estremamente pericolose. E’ sbagliato pensare che non dobbiamo più preoccuparci”.

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