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Nave Ong, la Geo Barents viola subito il decreto: "Rotta deviata". Ecco cosa rischia
L'arrivo nel porto di Taranto della nave "Geo Barents", con 85 migranti recuperati con due interventi richiesti dalle autorità italiane, è previsto per domani, mercoledì 4 gennaio. La nave Ong sarà la prima a dover rispettare le nuove disposizioni del governo ma già l'equipaggio sarebbe pronto a disobbedire.
Tre soccorsi in 24 ore per l'imbarcazione di Medici Senza Frontiere a cui le autorità italiane hanno assegnato il "porto sicuro" di Taranto. Il primo la notte scorsa quando 41 i migranti sono stati soccorsi dalla nave Ong intervenuta su richiesta dell'Imrcc (Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo), con un'operazione di salvataggio si è svolta nel "buio più totale e in condizioni difficili poiché la barca su cui viaggiavano le persone si era capovolta", ha fatto sapere l'organizzazione umanitaria. Tra i naufraghi anche due donne. Stanno tutti bene.
La stessa notte le autorità tricolori hanno assegnato alla nave il porto pugliese - a due giorni di navigazione - dopo che la ong ha 'trasbordato' da un mercantile altre 44 persone soccorse in difficoltà, per un totale di 85 a bordo. È durante la rotta per Taranto che Alarm Phone ha segnalato una terza imbarcazione in difficoltà a largo delle acque siciliane, postando una foto con le coordinate. "Oggi siamo stati chiamati da una barca in difficoltà, con circa 170 persone a bordo. Abbiamo informato le autorità 5 ore fa, ma si rifiutano di darci informazioni. La gente continua a chiamarci segnalando che la barca sta imbarcando acqua", ha scritto Alarm Phone su twitter. La Geo Barents la sta cercando mentre prosegue in direzione della Puglia.
Sul fronte politico il 'decreto Ong' è arrivato alla Camera dei Deputati per la conversione in legge. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha infatti trasmesso il decreto legge 2 gennaio 2023 numero 1 "recante disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori" e che prevede nuove regole e illeciti amministrativi per le ong che si occupano di soccorso in mare. Il ddl è stato assegnato in sede referente alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e IX (Trasporti) con la relazione tecnica bollinata dalla Ragioneria dello Stato. Nel testo rimangono tutti gli aspetti di cui si è discusso nell'ultima settimana: dalle multe ai comandanti e armatori fino al potere di confisca delle navi da parte dei Prefetti.