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Gas, crollano i consumi: prezzi, clima e risparmi dietro la svolta
Le temperature miti di inizio inverno, gli elevati prezzi del gas naturale e anche le misure di risparmio imposte (oltre a quelle per evitare stangate sulle bollette) hanno fiaccato i consumi. Notevole il distacco rispetto al 2021, che però aveva segnato i valori più alti degli ultimi dieci anni. È quanto emerge da Staffetta Gas, il servizio mensile su domanda e offerta della Staffetta Quotidiana. Dopo un 2021 ai massimi degli ultimi dieci anni, il 2022 chiude con un significativo crollo. Nell’anno appena concluso nei gasdotti italiani sono transitati volumi inferiori del 9,5% rispetto al 2021 e del 2,8% rispetto alla media degli ultimi dieci anni (dal 2012 al 2021), con il settore industriale in profondo rosso (-15,3%) seguito dal civile (-13,4%). Ben più distaccati i consumi delle centrali termoelettriche - che hanno supplito al tracollo dell’idroelettrico - diminuiti solo del 3,1%.
Rispetto al 2021 tutti mesi dell’anno, ad eccezione di febbraio e marzo, hanno segnato una flessione, a due cifre da settembre in poi: -21,6 nell’ultimo quadrimestre dell’anno, con novembre in flessione di quasi il 25%. Nel 2022, secondo le elaborazioni della Staffetta Quotidiana sui dati di Snam Rete Gas, l’Italia ha consumato poco meno di 69 miliardi di metri cubi (68,991 più precisamente), 2 miliardi in meno rispetto alla media del decennio e 7,2 miliardi in meno rispetto al 2021, che aveva segnato il maggior valore degli ultimi dieci anni, pur collocandosi a poco più di 9,8 miliardi dal massimo storico del 2005: 86,1 miliardi di mc.