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Decreto sicurezza, scacco alle Ong: quando rischiano il sequestro della nave

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Potrebbe arrivare domani, o al più tardi nei primi giorni del 2023, il via libera del governo al decreto sicurezza che stabilisce nuovi limiti all'azione delle Ong che operano nel soccorso dei migranti in mare, ma anche provvedimenti su minori, baby gang e violenza sulle donne. Oggi, martedì 27 dicembre, è prevista una riunione tecnica a Palazzo Chigi per mettere a punto gli ultimi dettagli del testo che è stato coordinato della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. 

La misura più attesa e controversa è quella legata alle Organizzazioni non governative. Na premessa della bozza, anticipa il Corriere, si parla di "attività conformi alle norme nazionali e alle convenzioni internazionali", tuttavia è stata eliminata la possibilità di procedere penalmente per chi non le rispetta. Restano multe e sequestri delle imbarcazioni fino alla confisca dei natanti utilizzati da chi soccorre i migranti, su cui decideranno i prefetti.

 

Ma cosa cambia con il "codice per i salvataggi"?. Il decreto restringe "in maniera drastica le possibilità di intervento dei salvataggi in mare" da parte delle Ong. In sintesi, chi intercetta imbarcazioni in difficoltà potrà compiere soltanto un salvataggio e dovrà subito informare la Guardia Costiera e le altre istituzioni, chiedendo l'assegnazione di un "porto sicuro". Insomma, niente "raccolte" multiple e trasbordi da un'imbarcazione all'altra. Non finisce qui. "Una volta effettuato il soccorso i volontari delle Ong dovranno informare i naufraghi della possibilità di chiedere asilo attivando così la procedura per la ricollocazione. Chi non rispetterà queste regole rischia multa e sequestro della nave", si legge nell'articolo. Per chi entra in Italia regolarmente attraverso il decreto flussi o regolarizza la propria posizione è prevista invece una semplificazione delle pratiche per il lavoro. 

 

Nella bozza del decreto anche norme contro i femminicidi: è previsto l'ampliamento dei casi in cui il questore potrà emettere un provvedimento di ammonimento, in particolare per gli stalker. Introdotto inoltre il divieto di soggiorno e di avvicinamento nei luoghi frequentati dalla vittima. Inasprite le misure per chi viola le disposizioni.

Per combattere il fenomeno delle baby gang è stato deciso di ampliare l'applicazione del Daspo, nei casi più gravi, anche ai minori di più di 14 anni.  Possibile anche l'interdizione di alcune aree come già avviene per i maggiorenni. Per contrastare gli episodi di bullismo via web diventa possibile il divieto di utilizzo del cellulare e di altri dispositivi per i minorenni e gli adulti. Esteso l'uso del Taser, la pistola elettrica in dotazione alle forze dell'ordine. 

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