Migranti, un nuovo naufragio davanti a Lampedusa: tre dispersi e 40 in salvo
Ancora un naufragio a poche miglia da Lampedusa, ancora una carretta del mare che si rovescia perché stracolma di persone in cerca di una speranza. Ieri pomeriggio un barchino con a bordo 43 persone partite il primo dicembre dalla spiaggia di Sfax, nel sud della Tunisia, è colato a picco ad una trentina di miglia dalle Pelagie quando ormai stavano per essere salvati da una motovedetta della guardia costiera italiana.
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Dal racconto dei naufraghi l'imbarcazione di fortuna, già in condizioni precarie, si sarebbe inclinata quando i migranti si sono tutti buttati su un fianco per essere visti dalla guardia costiera. Questo sbilanciamento avrebbe provocato il rovesciamento della bagnarola che in pochi secondi è affondata. I marinai italiani sono riusciti a salvare quaranta persone finite in mare (ieri pomeriggio agitato per la coda della perturbazione che ha colpito il canale di Sicilia nei giorni scorsi). Fra i naufraghi c'erano anche sette donne, di cui tre incinte, e un bambino di circa un anno che ha resistito aggrappandosi alla mamma in gravidanza. Immediate sono scattate le ricerche dei tre uomini che mancano all'appello. Tutti i naufraghi sentiti dalla polizia a Lampedusa raccontano di tre uomini che non sarebbero riusciti a gettarsi in mare mentre la barca si rovesciava e affondava. Uno dei naufraghi, sentito dai marinai italiani, ha detto che i tre dispersi sono rimasti intrappolati all'interno dell'imbarcazione. Un altro dei salvati dopo lo sbarco al molo Favaloro di Lampedusa è stato colto da malore, è stato rianimato sul molo e visitato nel poliambulatorio dell'isola. Lì i medici hanno deciso di trasferirlo con urgenza in elisoccorso all'ospedale di Agrigento. La procura di Agrigento ha aperto un fascicolo, a carico di ignoti, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte come conseguenza di altro reato. I sostituti procuratori agrigentini, guidati dal procuratore capo facente funzioni Salvatore Vella, stanno raccogliendo tutte le testimonianze dei migranti sopravvissuti: tutti, in maniera concorde, sostengono che all'appello mancano tre compagni di viaggio. Dalle testimonianze e dalle indagini della polizia sull'isola i magistrati cercano di capire se a bordo ci fossero scafisti o se il timone della barca sia stato affidato ad uno dei migranti.
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