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Ponte sullo Stretto, la scommessa di Salvini: "Lavori entro due anni"

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Tommaso Carta
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«L'iter del Ponte sullo Stretto di Messina comincia nel 1969 e io sono nato più tardi. Il ponte farebbe risparmiare 140 mln di anitride carbonica grazie all'intermodalità con l'asse Palermo-Berlino. In manovra abbiamo riportato in vita la società Stretto di Messina. Il ponte significa posti di lavoro e sviluppo non solo per Sicilia e Calabria, ma per l'intero Paese. Sarà una opera "green" a campata unica e prioritaria per il governo. Tutte le Regioni sono d'accordo e vado a Bruxelles a chiedere un cofinanziamento. Vorrei che i primi scavi partissero tra due anni». Matteo Salvini rilancia il Ponte sullo Stretto in occasione dell'assemblea di Alis (Associazione Logistica Intermodale Sostenibile), in corso a Roma.

Il vicepremier spiega le ragioni che hanno portato il governo a inserire l'opera tra quelle prioritarie in Manovra ed elenca anche i benefici economici della realizzazione dell'infrastruttura: «Con il Ponte avremo lavoro vero, e non bonus o redditi di cittadinanza - sostiene il ministro alle Infrastrutture - parliamo di decine di migliaia di posti di lavoro, parliamo di sviluppo per la Sicilia e la Calabria e per tutta l'Italia». «Lunedì - aggiunge - vado a Bruxelles anche per trattare un eventuale co-finanziamento perché in Manovra è stato inserito che è un'opera prioritaria». «Se lo facciamo dopo 50 anni è un regalo non agli imprenditori ma ai nostri figli» la conclusione. Il dibattito sull'opera, però, non si placa. «In Sicilia servono autostrade e ferrovie che funzionano. Bisogna dire al ministro Salvini che gli investimenti andrebbero fatti per le cose che servono. Quella del ponte sullo Stretto non credo che sia una delle urgenze di questo paese» attacca il segretario generale Cgil Maurizio Landini, parlando con i giornalisti a Palermo. «A Ischia si cercano ancora i dispersi. E Salvini cosa fa? Parla del ponte sullo stretto, l'ennesima opera inutile mangiasoldi. Soldi che dovrebbero essere investiti nella messa in sicurezza immediata del nostro Paese. Ha altri interessi a cui rispondere» scrive su Twitter Luigi de Magistris. Ma il governo, con il ministro Nello Musumeci, sposa la linea Salvini: «Il Ponte non è un capriccio, è il necessario completamento di un percorso transeuropeo che nasce a Berlino e deve finire a Palermo» chiosa l'ex governatore della Sicilia.

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