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Ponte sullo Stretto, gli ambientalisti per il sì: perché ridurrà l'inquinamento

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Contrordine, il Ponte sullo Stretto non creerebbe danni irreparabili all'ecosistema ma avrebbe ripercussioni positive sull'emissione di Co2 e quindi sull'inquinamento. La presa di posizione destinata a far discutere arriva dall'associazione ambientalista FareAmbiente che in una nota si dice "favorevole al Ponte sullo Stretto di Messina che è un’opera che sa coniugare lo sviluppo con la sostenibilità”.

 

Il presidente nazionale dell'organizzazione, Vincenzo Pepe, si inserisce nell’appello lanciato da Legambiente - fortemente contraria all'opera - alla premier Giorgia Meloni e al vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. “Quest’opera - spiega Pepe - sicuramente permetterebbe non solo ai treni ad alta velocità di poter arrivare in Sicilia, collegando il Nord dell’Europa con la punta estrema dell’Europa del Mediterrano, facilitandone la mobilità delle merci e delle persone, e quindi in termini lavorativi anche l’occupazione, ma anche allevierebbe quel danno ambientale causato dal traffico di navi che sta sullo Stretto".

 

Il punto che non viene considerato dai più è che "e navi che attraversano lo Stretto "danneggiano infatti l’ambiente molto di più rispetto a un ponte, perché creano più Co2 inquinando il mare. Noi di FareAmbiente  - spiega Pepe - ci auguriamo che il ministro mostri determinazione nel portare avanti questo progetto e far sì che questo Paese sia moderno e non vittima di quell’ambientalismo fondamentalista dei no, che ha provocato in questi anni un danno, non solo allo sviluppo sostenibile, ma anche un danno ambientale perché ogni fondamentalismo prima o poi nuoce alla causa. Sosterremo Salvini in tutte le azioni che porrà in essere per l’ammodernamento dell’Italia". 

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