Ischia, la frana travolge Casamicciola: morta una donna. Si cercano i dispersi
È di una vittima e 9 dispersi il bilancio della frana che ha travolto Casamicciola, sull'isola di Ischia, nel golfo di Napoli. Si tratta di una donna non ancora identificata, a causa delle condizioni in cui è stato ritrovato il suo corpo, in piazza Maio. Sono stati, invece, salvati, madre, padre, e un neonato, dispersi dal mattino: i soccorritori li hanno recuperati e trasferiti al Rizzoli, l'ospedale dell'isola. In codice rosso anche un uomo travolto dal fango, il primo a essere salvato, ricoverato nel nosocomio ischitano.
Piantedosi: "Persone sotto il fango" Frana a Ischia, il bilancio drammatico
Da Milano, in mattinata, il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, aveva annunciato 8 morti nella frana. Numeri smentiti dalla prefettura di Napoli, che coordina la comunicazione in stretto collegamento con quanti sull'isola azzurra stanno lavorando senza sosta dall'alba. Sono frenetiche le ricerche dei soccorritori per trovare gli altri dispersi. Sull'isola al lavoro dall'alba, ci sono carabinieri, vigili del fuoco, la protezione civile della Regione Campania. L'intera zona di Santa Barbara è isolata, senza elettricità. Sono state evacuate le famiglie, circa un centinaio di persone, e sono state sistemate in un palazzetto dello sport, mentre si allestiscono alberghi e strutture ricettive dell'isola per aiutare gli sfollati. Per precauzione, sono state evacuate anche le zone circostanti, in "via preventiva", ha spiegato il prefetto di Napoli, Claudio Palomba.
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La Prefettura ha individuato nel porto di Pozzuoli, sulla terraferma partenopea, il punto di partenza e di arrivo dei soccorsi per Ischia. Anche l'ospedale Santa Maria delle Grazie è in pre-allarme: in caso di necessità è già tutto pronto. Il maltempo, intanto, rende difficili le operazioni di soccorso. "Le condizioni climatiche sono ancora molto impegnative, stiamo mandando mezzi sia via mare sia per il sorvolo aereo", ha fatto sapere il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, parla di una "colonna di fango" che è venuta già travolgendo tutto che incontrava sul proprio percorso: auto, case, persone.