“Dei magistrati che violano la legge non mi fido”. Renzi battagliero in tribunale
Un confronto aspro. Senza esclusione di colpi. Che torna a porre al centro del dibattito pubblico il difficile rapporto tra magistratura e politica. Si è tenuta questa mattina la quarta udienza del processo Open, nel quale Matteo Renzi è indagato insieme ad una decina di persone per finanziamento illecito dei partiti. Ma se, da un punto di vista meramente processuale si è trattato di un confronto dedicato alle eccezioni preliminari delle difese e dell’accusa, che ha portato ad un rinvio in pochi minuti, sotto un aspetto squisitamente dialettico ha avuto moltissimo da dire. “Di voi non mi fido, dei magistrati che violano la legge non mi fido”. Sono queste le parole che il leader di Italia Viva ha detto “in faccia” ai pubblici ministeri fiorentini Luca Turco e Antonino Nastasi.
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“Oggi siamo qui per questa udienza: avevo promesso che non ne avrei saltata mezza, compatibilmente con gli altri impegni. La mia tesi è questa: io non ho violato nessun articolo di legge, e ormai se ne stanno accorgendo tutti. Il mio comportamento è assolutamente specchiato e perfetto. Inizio a sospettare che non tutti i magistrati possano dire la stessa cosa. Ho come l'impressione che se continua così bisognerà verificare se qualche pm ha violato la legge e, per essere espliciti, se la Corte di Cassazione dice al pm distruggi il materiale che hai sequestrato e il pm non lo distrugge questo è, secondo me, o eversivo o anarchico. E glielo vado a dire in faccia”. Parole nette e perentorie, quelle espresse dal nativo di Rignano pochi minuti prima dell'inizio dell'udienza.
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“Andremo anche a Genova, non ci facciamo mancare niente, colpo su colpo - ha concluso l'ex sindaco di Firenze - La denuncia che noi abbiamo presentato e che irrobustiremo è questa: se tu pm hai ricevuto una sentenza in cui ti viene detto di distruggere il materiale che hai sequestrato ma non puoi avere e continui a farlo girare, come è successo in una commissione parlamentare, questo secondo noi è violazione di legge. Naturalmente lo verificheranno i magistrati genovesi e lo verificherà anche il Ministro della Giustizia Nordio giovedì primo dicembre a Palazzo Madama, perché su questo punto farò un question time”.
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