Soumahoro resta solo, Bonelli: “Non finirà a tarallucci e vino”. Pronta la sospensione
“Risponderò nel merito. Punto per punto. Sto preparando la difesa con i miei avvocati”. È questo il messaggio lanciato da Aboubakar Soumahoro ad Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, leader dei Verdi e di Sinistra Italiana, i partiti che hanno candidato il deputato finito al centro del ciclone delle polemiche per via della gestione delle cooperative da parte della suocera e della moglie. “Dovevi farlo prima, aspettiamo da una settimana” la replica velenosa dei due alla presa di tempo di Soumahoro, che spiega: “Andrò in tv, da Corrado Formigli”. “Ma noi non possiamo stare sulla graticola un altro giorno” il contenuto della risposta svelata da Repubblica nel confronto di due ore e mezza per discutere della situazione del sindacalista dei braccianti.
“Sapeva tutto...”. La nuova testimonianza inguaia Soumahoro
La sua vicenda rischia di trasformarsi in una catastrofe per la battaglia sui migranti, soprattutto alla luce dei tanti testimoni e delle numerose storie che lo riguardano in prima persona, anche se non è indagato. “Non può finire a tarallucci e vino” lo sfogo di Bonelli ad un amico a tarda sera. “Oggi verrà presa una decisione, per ora non li ha convinti. Bonelli e Fratoianni vorrebbero che la scelta fosse condivisa. La soluzione più gettonata resta l'autosospensione dal gruppo. Difficilmente però Soumahoro l’accetterà. Non si può espellerlo dal partito, perché non è iscritto. Per sospenderlo dal gruppo serve una riunione collegiale” la ricostruzione del quotidiano sulla posizione di Soumahoro, che va quindi verso una sospensione e un isolamento totale.
"Avevamo sollevato dubbi ma siamo stati ignorati". Il Pd scarica Soumahoro