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Napoli, striscione choc degli ultras contro Maroni. Salvini: vergognatevi
"Maroni, volevi vederci morti... ma noi abbiamo visto morire te! Mai tesserati". È il testo di uno striscione choc comparso a Napoli la scorsa notte e diventato in poche ore virale sui social network dove l’immagine è circolata provocando indignazione e disappunto. A esporre lo striscione sarebbero stati degli appartenenti a un gruppo di tifosi ultras napoletani per la scomparsa dii Roberto Maroni, storico bersaglio delle frange estreme del tifo organizzato a causa della sua decisione di introdurre, nel 2009, quando ricopriva la carica di Ministro dell’Interno del governo Berlusconi, la tessera del tifoso. Il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, ha postato l'immagine su Twitter con una sola, significativa parola a commento: "Vergognatevi".
"Al peggio non ci si abitua mai, nemmeno agli insulti ai morti, a chi ci ha appena lasciato come Roberto Maroni. Vergogna e disgusto per lo striscione ripugnante esposto oggi a Napoli", è il commento di Roberto Calderoli che invita a "una riflessione: fino al 2007 negli stadi italiani ricordiamo tragedie con morti come l’agente Raciti e violenze continue, poi con la tessera del tifoso e con i daspo, strumenti fortemente voluti dall’allora ministro Roberto Maroni, a partire dal 2008 la situazione si è normalizzata e oggi allo stadio non ci sono forze dell’ordine all’interno e non si registrano più le consuete guerriglie intorno agli stadi, nelle nostre città, pur rimanendo sacche di delinquenti irriducibili come dimostrano gli incidenti che hanno portato alla morte di due tifosi nel 2014 e nel 2018, a Roma e Milano, ma non nei pressi degli stadi ma in altri quartieri".
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"Per cui - riprende l’esponente leghista - grazie a Roberto Maroni per aver ripulito i nostri stadi e aver restituito il calcio alle famiglie e ai bambini. E ora anticipo un grazie alle forze dell’ordine che sicuramente rintracceranno gli autori di questo gesto infame e alle autorità che dasperanno per anni questi violenti da ogni evento sportivo". "Perché la battaglia di Maroni va avanti: per questa feccia non ci sarà più posto in alcuno stadio italiano e saranno questi delinquenti a sparire dalla scena", conclude.