nuovo fronte
Ong, la nave Rise above verso Reggio Calabria con 90 migranti a bordo
Si apre un altro fronte caldo per il braccio di ferro tra il governo italiano e le Ong. Un'altra nave carica di migranti punta verso l'Italia mentre a Catania il capitano della Ong Humanity 1 rifiuta di ripartire dopo che è stato prestato soccorso alle persone in stato di emergenza, sbarcate sotto la tutela italiana. E sulla Geo Barents la situazione è esplosiva, con tre migranti che si sono lanciati in mare.
Leggi anche: Migranti, l'annuncio degli avvocati di Humanity 1: "Due azioni legali per farli scendere"
Ora è la volta della Rise Above, nave dell'organizzazione non governativa tedesca Mission Lifeline, che sta navigando verso Reggio Calabria. A bordo ci sono 90 migranti. Per giorni era rimasta nei pressi della costa Orientale della Sicilia. Dopo l'attracco, se si continuerà l'iter seguito per gli ultimi arrivi, si procederà con lo sbarco selettivo in base a criteri sanitari. Probabile che anche la Rise Above farà di tutto per far sbarcare in Italia tutti i migranti soccorsi in mare.
Intanto la situazione sulla Ocan Viking, fuori dalle acque territoriali con oltre 230 naufraghi a bordo è "esplosiva" e i
migranti hanno "manifestato l’intenzione di buttarsi in mare", afferma l’ong Sos Mediterranee. La nave è da venti giorni in attesa dell’assegnazione di un porto sicuro: "il livello di disagio mentale dei naufraghi - spiega l’equipaggio - è esploso; è stato raggiunto il limite. Alcuni sopravvissuti hanno iniziato a manifestare l’intenzione di buttarsi in mare. Inoltre, la fiducia dei sopravvissuti nei confronti del personale è stata erosa dall’assenza di soluzioni in vista. È una situazione insostenibile". "Incidenti gravi - prosegue la ong - possono verificarsi in qualsiasi momento tra i sopravvissuti o nei confronti dell’equipaggio".
Oltrea al caso delle Ong, proseguono gli arrivi con i barconi. A Roccella Jonica - sempre in Calabria - sono arrivati 69 migranti di diversa nazionalità a bordo di un’imbarcazione in legno con i motori in avaria. Tra questi dieci donne di cui una incinta e nove bambini.