crociata lessicale
Migranti, figuraccia sinistra sul "carico residuale". FdI sbugiarda Letta e Saviano
Dopo la polemica sull'articolo "la" o "il" per la premiership di Giorgia Meloni la sinistra promuove una nuova crociata "lessicale", quella legata alle definizioni sui migranti a bordo delle navi Ong al centro del braccio di ferro di questi giorni con il governo. La situazione è nota. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi afferma che le persone soccorse nel Mediterraneo debbano essere accolte dai Paesi di bandiera delle navi. Tuttavia l'Italia si è presa carico dei migranti in condizioni di emergenza (minori, donne incinte, malati) e ha definito "carico residuale" quelli che sono rimasti sugli scafi. Ebbene, la pietra dello scandalo è proprio la definizione usata dal capo del Viminale.
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"Un utilizzo politico becero e barbaro dei drammi di donne, uomini, bambini inermi", denuncia il segretario del Pd Enrico Letta, "Il carico residuale e lo sbarco selettivo. Linguaggio inaccettabile per scelte a Catania ancor più inaccettabili, contrarie ai principi di umanità e alle regole internazionali". Non poteva mancare Roberto Saviano. "Piantedosi deve rimediare subito all’orrida definizione di 'carico residuale' riferito ai migranti bloccati sulle Ong che li hanno salvati in mare - afferma su Twitter lo scrittore di Gomorra, idolo della sinistra radical chic - Definirli ’carico' frutto di ’selezione' è linguaggio da tratta degli schiavi. È inaccettabile".
A mettere i puntini sulle "i" è Andrea Delmastro, sottosegretario alla giustizia e deputato di Fratelli d’Italia. "Nuova strumentale e ignorante polemica della sinistra con il Governo Meloni. La sinistra urla allo scandalo per la definizione ’carico' in relazione ai migranti sulle navi ong. Il lemma prescelto tradirebbe il razzismo del Governo? No!", dichiara l'esponente di FdI. Ma perché la sinistra ha preso la solita cantonata? "Il lemma prescelto è quello dell’art. 19 della convenzione Onu sui diritti del mare che testualmente recita: ’carico di persone'. Agli italiani la decisione: o anche l’Onu è assediata da odiosi razzisti o la sinistra nostrana è popolata da ignoranti: tertium non datur. Io modestamente propendo per la seconda", è la stoccata del sottosegretario alla Giustizia del governo di Giorgia Meloni.