corto circuito
La democratica Danimarca manda i rifugiati in Ruanda. E la sinistra muta
La sinistra spara zero sulla politica del governo di Giorgia Meloni per l'immigrazione. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi insiste: garantiremo il soccorso ai migranti soccorsi dalle le navi Ong ma dopo la sosta in Italia dovranno i passeggeri nel Paese che dà la bandiera allo scafo. Apriti cielo, per la sinistra italiana è una violazione dei ogni diritti, ma come fanno in Europa? Un articolo pubblicato su Italia Oggi spiega cosa accade ai richiedenti asilo nella democratica Danimarca.
Leggi anche: Schiaffo della Norvegia all'Italia: "Nessuna responsabilità sui migranti, accoglieteli voi"
Ebbene, il governo di sinistra manda gli stranieri in Ruanda. "Traduco: arrivano i migranti, li mettono su un aereo e li portano in Ruanda. E non stiamo parlando di Ron De Santis in Florida, oppure di Meloni o Piantedosi, ma della socialdemocrazia danese. Non solo. Sapete cosa fanno? Affittano le prigioni in Kosovo per chi delinque. E noi stiamo qui a stracciarci le vesti per i rave party oppure per le navi umanitarie tenute al largo della Sicilia?", commenta Nicola Porro nel suo consueto appuntamento sociale, la Zuppa di Porro.
Dal pezzo di Italia Oggi si apprende che la premier danese Mette Fredericksen ha una strategia “zero migranti”. I richiedenti asilo saranno trasferiti in Ruanda e quelli che delinquono, se condannati, saranno trasferiti in carceri del Kosovo, prese in affitto. I permessi di soggiorno già concessi, inoltre, saranno ritirati agli immigrati provenienti da Paesi in cui la situazione è migliorata per la fine della guerra. Piano che ricorda, soprattutto nella prima fase, quello di Boris Johnson in Gran Bretagna per cui la sinistra italiana si era stracciata le vesti. Senza contare che la stretta danese è molto più dura di quella di Meloni, che ha assicurato che non toccherà il diritto di asilo. Ora che la tolleranza zero viene attuata dalla democratica Copenaghen, tutti zitti.