Migranti, flop dei ricollocamenti all'estero: solo 112 su 44mila sbarcati in tre mesi
La Commissione Ue puntualizza che i migranti in mare vanno salvati. Senza entrare nel merito del porto e del Paese dove farli sbarcare, sottolinea che attualmente ci sono circa mille persone a bordo di tre navi "che hanno chiesto uno sbarco sicuro". Anitta Hipper, portavoce dell'esecutivo europeo, ricorda che "la Commissione non è coinvolta nelle operazioni di salvataggio in mare né nella definizione del luogo di sbarco. Tuttavia, ricordiamo che salvare vite in mare è un dovere morale e un obbligo legale di diritto internazionale degli Stati membri indipendentemente dalle circostanze".
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La portavoce della Commissione dà anche i numeri dei ricollocamenti dei migranti fra i vari Stati membri, come se questo meccanismo stia dando dei risultati apprezzabili: "È stato siglato un accordo di solidarietà, che rappresenta un passo avanti importante anche per l’Italia. Gli Stati membri si sono impegnati a mettere in atto un meccanismo di solidarietà volontario, semplice e prevedibile. I primi ricollocamenti hanno avuto luogo dall’Italia ad agosto e ottobre di quest’anno. Si tratta di 38 in Francia e 74 in Germania», spiega Hipper. Quindi, in tutto 112 ricollocamenti in tre mesi. Peccato che da inizio agosto ad oggi siano sbarcati sulle coste italiane 44.616 migranti in base ai dati aggiornati quotidianamente dal Viminale. Alla luce di questi dati i ricollocamenti non pare che abbiano funzionato molto bene.
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