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Piombino, la Regione Toscana approva il rigassificatore. Il sindaco Ferrari farà ricorso

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Sul rigassificatore è scontro aperto tra Regione Toscana e Comune di Piombino. Il via libera all'opera è arrivato dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nelle vesti di commissario straordinario. L’annuncio del parere favorevole, con prescrizioni, al posizionamento della nave "Golar Tundra" che rimarrà per tre anni nel porto della città - una nave lunga 297 metri e larga quaranta, ormeggiata di fianco a una banchina di trecento - arriva al termine dell’ultima delle tre sedute della conferenza dei servizi: quasi tre ore di riunione, compresa l’interruzione di sessanta minuti per poter esaminare e leggere, da parte di tutti gli enti chiamati a esprimere un parere, i nuovi documenti, con ulteriori eccezioni e contestazioni, inviati nelle ventiquattro ore precedenti dal Comune di Piombino.

 

 

 

Ma il progetto non soddisfa affatto le autorità del Comune di Piombino che rispediscono al mittente l'autorizzazione della Regione e annuncia già il ricorso. Eugenio Giani, presidente della Toscana e commissario per il progetto rigassificatore, «ha preannunciato che martedì firmerà l’autorizzazione e noi faremo ricorso» al Tar. Così il sindaco di Piombino (Livorno), Francesco Ferrari, al termine della seduta conclusiva della conferenza dei servizi per il rigassificatore, che si è tenuta a Firenze e dalla quale è emerso un esito favorevole con prescrizioni. «Fin dall’inizio del procedimento, il presidente Giani si è posto come soggetto autorizzatore: non ha mai dimostrato, infatti, di essere disposto a valutare nel merito il progetto e le relative criticità, come invece avrebbe dovuto responsabilmente fare - ha aggiunto Ferrari in una nota - L’iter, così impostato, è profondamente manchevole: ecco allora che ci sono tutti i presupposti per impugnare l’autorizzazione di fronte al Tar. E lo faremo». «Giani, inoltre, ha annunciato che lunedì formalizzerà l’intesa allegando il Memorandum, un documento che non è pienamente coerente con le esigenze del territorio, includendo anche opere già finanziate e, in alcuni casi, già in corso di realizzazione mentre ne esclude altre ben più urgenti e in linea con la nuova prospettiva che Piombino ha costruito per sé», ha proseguito Ferrari. «La collocazione del rigassificatore nel porto di Piombino è dannosa per il territorio e rappresenta un pericolo per la città e i cittadini: è, questo, un fatto evidente e trova fondamento nelle centinaia di pagine di studi tecnici che abbiamo prodotto e messo agli atti della Conferenza dei servizi», ha sottolineato il sindaco. «Il pericolo per l’incolumità dei cittadini, lo ribadisco, non può essere oggetto di compensazioni e crea un precedente pericoloso - ha concluso - Detto ciò, responsabilmente, presenteremo un documento nel quale saranno incluse opere seriamente e concretamente necessarie allo sviluppo di Piombino. Sarà il Tar a pronunciarsi sulle criticità che abbiamo sollevato e che, evidentemente, il Commissario Giani ha ignorato».

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