Protesta a L'Aquila dopo la sentenza sui morti del terremoto: vergogna e maglie sdegnate
«I morti non meritano percentuali». Con questa scritta sulle t-shirt bianche i giocatori del L’Aquila Calcio sono entrati in campo a Sulmona nel derby contro l’Ovidiana per contestare la sentenza del tribunale della città abruzzese che ha riconosciuto un concorso di colpa pari al 30% per le vittime di un crollo del palazzo di via Campo di Fossa, nel terremoto del 2009. La Lega nazionale dilettanti aveva negato l’autorizzazione per le magliette, ma il club rossoblù ha voluto ugualmente esprimere il proprio sdegno, anche a costo di subire conseguenze disciplinari. Al big match della settima giornata del campionato regionale di Eccellenza si sono fatti sentire anche i tifosi aquilani con uno striscione esposto nel settore ospiti: «11.10.2022 Condotta incauta quella di trattenersi a dormire. Vergogna!».
Terremoto, il giudice taglia i risarcimenti alle vittime: sono state "incaute"
Il club ha spiegato l’iniziativa sul profilo Facebook di L’Aquila 1927 sostenendo di aver voluto e dovuto «rappresentare in ambito calcistico una intera comunità, ancora attonita e indignata per la sentenza» dell’11 ottobre. «Con tutto il rispetto per le istituzioni che regolano il gioco del Calcio, abbiamo preso la decisione di non esimerci dal dimostrare la nostra vicinanza ai familiari delle vittime e di scendere comunque in campo con la maglietta che stiamo preparando. Perché i morti non meritano percentuali e la nostra gente merita rispetto» si legge sulla bacheca della società.