Crisi dell'energia, la Germania gela l'Europa. Il voltafaccia dopo la promessa
Prima sì, poi no: è giallo sulla Germania e la crisi dell’energia. Ieri filtrava l’apertura da parte della Germania all’emissione di debito comune dell’Unione europea per finanziare gli aiuti ai Paesi travolti da quanto successo negli ultimi mesi. In serata è arrivata poi la secca smentita sulle misure da adottare contro il caro bollette. “Tali piani non sono noti nel governo”, riferisce Il Giornale, che afferma che la nazione tedesca stia facendo impazzire l’Ue. In caso di aperture contro la crisi l’intenzione di Berlino è comunque quella di erogare prestiti e non sovvenzioni a fondo perduto.
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Intanto in Germania sarà lo Stato a farsi carico delle bollette delle famiglie e delle imprese, con un duplice effetto. “Da un lato mitigherà gli aumenti dei costi dell'energia per i cittadini, dall'altro porterà a una maggiore competitività per le aziende tedesche a discapito delle concorrenti degli altri paesi europei, Italia compresa” segnala il quotidiano sulle mosse di Olaf Scholz e i suoi. Oggi e domani si svolge la riunione dei ministri dell'energia per trovare una linea comune sulla risposta alla crisi. Ma nel frattempo le diplomazie continueranno pure a lavorare per cercare di smussare la posizione di Berlino.
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