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Migranti, Papa Francesco perde le staffe: “Criminale e schifoso lasciarli morire in mare”
Papa Francesco show. Nell’omelia presieduta sul sagrato della Basilica di San Pietro, con il rito della canonizzazione dei Beati Giovanni Battista Scalabrini e Artemide Zatti, il Pontefice è intervenuto a gamba tesa su numerosi temi di attualità a partire da quello dei migranti: “Smettiamo di dividerci in base ai meriti, ai ruoli che ricopriamo o a qualche altro aspetto esteriore della vita, e cadono i muri interiori, i pregiudizi. Così, finalmente, ci riscopriamo fratelli. Nel giorno in cui Scalabrini diventa santo vorrei pensare ai migranti. È scandalosa l’esclusione dei migranti anzi è criminale, li fa morire davanti a noi e così oggi chiamiamo Mediterrano il cimitero più grande. Schifosa, peccaminosa, criminale - ha continuato il Santo Padre a braccio -, non aprire la porte di chi ha bisogno. No, li mandiamo via nei lager dove vengono sfruttati. Pensiamo ai nostri migranti, a quelli che muoiono”.
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“Per favore, includere sempre, includere sempre, nella Chiesa come nella società, ancora segnata da tante disuguaglianze ed emarginazioni. Ho paura - ha detto ancora Bergoglio - quando vedo comunità cristiane che dividono il mondo in buoni e cattivi, in santi e peccatori. Così si finisce per sentirsi migliori degli altri e tenere fuori tanti che Dio vuole abbracciare”.
Infine non poteva mancare un passaggio sulla guerra tra Russia e Ucraina: “Imparare dalla storia per scegliere la via della pace. 60 anni dopo la crisi dei missili a Cuba, che avveniva durante il Concilio Vaticano II, non possiamo dimenticare il pericolo di guerra nucleare che proprio allora minacciava il mondo. Perché non imparare dalla storia? Anche in quel momento c’erano conflitti e grandi tensioni, ma si scelse la via pacifica. Sta scritto nella Bibbia: ‘Così dice il Signore: Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi dei sentieri del passato, dove sta la strada buona percorretela, così troverete pace per la vostra vita’”.