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Ciro Grillo, bomba al processo: spunta la chat del precedente in Nuova Zelanda
Un precedente che spunta dalle maglie del processo a Ciro Grillo, il figlio del co-fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe, e ai suoi amici, tutti accusati di violenza sessuale dii gruppo in Sardegna. Nell'udienza di mercoledì 21 settembre una chat finora inedita è stata sottoposta dai difensori di una delle presunte vittime a Pavin Tadjik, madre del ragazzo, tra l'altro presente nella villa di Porto Cervo la sera del presunto stupro, il 17 luglio 2019.
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Dai messaggi presentati in aula emerge che pochi anni fa Ciro Grillo dovette abbandonare precipitosamente dalla Nuova Zelanda, dove era in viaggio con la scuola, a causa di "attenzioni inaccettabili che aveva rivolto alla giovane figlia di un docente", scrive il Giornale. Nell'agosto 2017 il ragazzo è in vacanza-studio al McLeans college di Auckland e scrive agli amici: "cavoli durissimi in Nuova Zelanda". Secondo la ricostruzione del quotidiano, Grillo jr avrebbe fatto "pesanti avances" alla figlia di un docente locale e "minacciato i responsabili della scuola". La madre gli fa capire che "Hanno parlato anche di polizia. In Nuova Zelanda minacciare qualcuno è gravissimo", e pertanto deve tornare subito in Italia perché "Ciro non c'è niente da fare, ti vogliono espellere con foglio di via, forse anche con la polizia se tu fai resistenza. A meno che tu non venga via di tua spontanea volontà, hanno già deciso che perderai il processo anche se tu ti scuserai o hai ragione". Il Corriere della sera riporta un altro messaggio di Grillo jr a un amico sul viaggio neozelandese: "Io a quello lo prenderei a schiaffi… e mi sc… le due figlie" dice in riferimento al vicepreside dell'istituto.
La madre di Ciro nel corso dell'udienza prima avrebbe tentato di negare, poi ha minimizzato la portata dell'episodio. Di diverso avviso Dario Romano, avvocato collega del difensore di parte civile Giulia Bongiorno, che afferma che "dall'udienza di oggi sono emerse forti contraddizioni".