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La giornalista russa: "In primavera il golpe contro Putin organizzato dagli oligarchi"

Il 70% degli uomini d'affari di Mosca ha scaricato lo Zar. Che potrebbe salvarsi solo con un successo militare sempre più lontano

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Il tempo di Vladimir Putin alla guida della Russia potrebbe scadere la prossima primavera. Quando le élite del Paese, ormai al 70% contro di lui, daranno vita a un golpe per destituirlo e per "ricucire" con il mondo occidentale. Lo riporta il quotidiano Libero, che cita Evgenia Markovna Albats, decana del giornalismo di inchiesta russo, costretta a fuggire all'estero per evitare l'arresto da parte dei servizi segreti di Mosca dopo aver parlato in Patria delle vittime civili causate dagli attacchi russi in Ucraina.

Secondo Albats, determinanti saranno eventuali altri rovesci dell'esercito russo: «Se l'esercito ucraino continua a respingere l'esercito russo con così tanto successo e lo respinge da Kherson e Melitopol, allora sono fregati». La giornalista spiega che Putin può contare sulla fedeltà di solo il 30% degli oligarchi, gli altri, anche se non sanno ancora bene come, stanno lavorando perché venga destituito.

Un'ipotesi che a Libero è stata confermata anche dal giornalista tedesco Savik Shuster. «La storia della Russia», ha sottolineato, «ci ricorda che al comandante supremo si può perdonare tutto ma non una sconfitta in guerra». Il rovesciamento, secondo Albats, potrebbe avvenire nella primavera prossima. Nel frattempo però Putin potrebbe anche giocarsi l'arma finale, l'atomica. Uno scenario che torna sempre più spesso nei retroscena. Nella speranza che non diventi mai realtà.

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