Russia, la chiusura del gas fa volare il prezzo alle stelle. Netto calo delle Borse
Il prezzo del gas al Ttf di Amsterdam ha aperto in forte rialzo dopo lo stop al gasdotto Nord Stream voluto dalla Russia. In apertura di seduta i contratti sono ceduti a 275 euro/MWh in rialzo del 28%. Il prezzo del gas - nel pieno della crisi dell'energia - ha chiuso la settimana in forte ribasso, a 212 euro al megawattora venerdì. Dopo circa un’ora di seduta il prezzo è sceso a 263 euro al megawattora.
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Inoltre si segnala un mercato azionario italiano in netto calo in avvio di seduta, in linea con le altre borse europee, sempre in virtù dell’annunciata sospensione delle forniture russe di gas attraverso Nord Stream. L’indice Ftse Mib segna -2,28% a 21.422 punti. Sul listino si salvano i petroliferi, con Eni +0,6%, Tenaris +0,7%, giù gli altri titoli guida del paniere. In difficoltà le banche con Intesa -3,5%, Bpm -3,6%, Bper -3,2%, Unicredit -4%. Male anche Mps (-3,3%) per cui è arrivato l’ok della Bce all’aumento di capitale. Deboli anche i titoli del risparmio gestito. Tra gli industriali Stellantis cede il 2,4, Leonardo -2,1%, Interpump -3,2%. Tiene Atlantia con un -0,2%.
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Apertura in rialzo per lo spread tra Btp e Bund a 235 punti, contro i 231 della chiusura di venerdì. Il rendimento del decennale avanza al 3,842%. L’euro tocca i minimi da 20 anni sulla scia delle preoccupazioni legate all’energia. La moneta unica scende sotto 0,99 dollari e passa di mano a 0,9882 dollari (-0,7%) al minimo ventennale (dal 1985).