Omonimo di Marco Rizzo insultato per sbaglio sui social dopo la morte di Gorbaciov
Dopo la notizia della morte di Mikhail Gorbaciov, il leader di Italia Sovrana e Popolare, ha postato un tweet in cui brindava dicendo : "Era dal 26 dicembre 1991 che avevo aspettato di stappare la migliore bottiglia che avevo...".
Era dal 26 dicembre 1991 che avevo aspettato di stappare la migliore bottiglia che avevo… pic.twitter.com/DyZVbs0I0H
— Marco Rizzo (@MarcoRizzoPC) August 30, 2022
Sui social media è scoppiato il putiferio. Il segretario dei Partito Comunista è stato sommerso da insulti per il suo tweet. Ma il problema è che gli insulti non hanno coinvolto solo lui. Ci è finito in mezzo anche un altro Marco Rizzo. Sui social si presenta come "un giornalista, editor e scrittore" che ha passato una brutta giornata. "Fatemi un favore: se dovete insultare me medesimo, però, mettete un disclaimer, siate chiari e soprattutto vi pregherei di trovare dei buoni motivi (ce ne sono eh)". E ancora: "Però "Marco" è il nome che scelse mia mamma. Non lo cambierei mai, anche se dietro quel nome non c'è nessun motivo poetico o nonno Marco: era un nome breve con cui mi avrebbe sgridato in fretta (e così sarebbe stato). Sempre pragmatici, in casa Rizzo". Fino allo sfogo finale: "Ho quasi nostalgia di quando gli insulti per me erano davvero diretti a me (come quello che tengo nella bio, partorito da un seguace di Fusaro e dello pseudo vignettista di quel mondo, ah che tempi signora mia)" e "In questa giornata folle posso capire chi mi tagga per sbaglio, ma chi viene a insultarmi PROPRIO SOTTO i tweet dove preciso che io NON SONO QUELL'ALTRO fa davvero perdere fiducia nell'umanità". Insomma i social hanno colpito ancora...
In questa giornata folle posso capire chi mi tagga per sbaglio, ma chi viene a insultarmi PROPRIO SOTTO i tweet dove preciso che io NON SONO QUELL'ALTRO fa davvero perdere fiducia nell'umanità
— Marco Rizzo (@Marco_Rizzo) August 31, 2022