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Caldo infernale e sofferenza per il meteo. La sentenza di Mario Giuliacci: “L'estate non è più la bella stagione”

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Mario Giuliacci, famoso meteorologo, con l’arrivo della fine di agosto analizza i mesi estivi, facendo un bilancio delle condizioni meteo e di ciò che bisognerà aspettarsi in futuro. “Caldo infernale a ripetizione, da metà giugno fino a fine luglio e di nuovo nella prima metà di agosto. Solo da pochi giorni si sta meglio. Il regime - sottolinea il colonnello - è quasi sempre stato di stampo sub-tropicale. L'anticiclone africano ha spessissimo avuto la meglio, a parte brevi pause e un break di alcuni giorni a metà agosto. Viene pertanto lecito chiedersi se abbia ancora senso chiamare ‘bella stagione’. Dovremmo definire così un trimestre dove quasi nessuno soffra, si possa stare all'aria aperta e si prenda la luce solare con tranquillità”.

 

 

“C’è da dire - va avanti Giuliacci - che l’estate negli anni 2000 è cambiata profondamente, a causa di continue fasi meteo molto calde (talvolta esagerate) e anche molto prolungate. Quest’anno è andata male ma ricordiamoci che in futuro potremmo davvero passare molto di peggio e soprattutto che oramai il clima italiano è così. Le estati fresche e piovose sono una rarità, quelle africane e calde la normalità. In epoca di cambiamenti climatici, le nuove condizioni meteo sono quelle di luglio.

 

 

“Non è forse - si domanda l’esperto con un pizzico di malinconia - che la bella-stagione si è inceppata ed è diventata una stagione-sofferenza? Forse, in epoca di riscaldamento globale, sta diventando un inferno?”.

 

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