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A rischio alimentare 2,6 milioni di italiani. Il salasso della spesa: 564 euro in più all'anno per sedersi a tavola

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Gianluca Zapponini
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Qualcuno non riuscirà a pagare la bolletta della luce o del gas tra non molto tempo. Qualcun altro, invece, non potrà mettere un piatto a tavola, pranzo o cena che sia. Succede anche questo ai tempi della grande crisi energetica, della guerra in Ucraina, combattuta a dire il vero, in altre forme, anche intorno ai gasdotti e alle centrali. L'allarme è di quelli rossi e arriva dalla Coldiretti. Con i rincari d'autunno, figli di un'inflazione ai massimi dalla metà degli anni 80, in Italia sono a rischio alimentare oltre 2,6 milioni di persone. Tutto nero su bianco nel report del gas, le famiglie italiane spenderanno 564 euro in più per la tavola nel 2022. La categoria con la spesa maggiore, secondo l'associazione guidata da Ettore Pardini, è quella di pane, pasta e riso, con un esborso aggiuntivo annuale di quasi 115 euro, e precede sul podio carne e salumi che costeranno 98 euro in più rispetto al 2021 e le verdure (+81 euro). Seguono latte, formaggi e uova con +71 euro e il pesce con +49 euro, davanti a frutta e oli, burro e grassi.

 

 

E magari fosse piovuto questa estate che ha fatto dell'Italia un Paese sub-sahariano. Insieme all'esplosione del costo dell'energia, lamenta infatti Coldiretti, c'è la piaga della siccità che ha devastato i raccolti con perdite stimate a 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nelle campagne dove più di un'azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell'attività. Mentre oltre 1/3 del totale nazionale delle imprese agricole (34%) si trova comunque costretta a lavorare in negativo per effetto dei rincari. Meno pioggia, meno verdura, prezzi più alti.

 

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