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Rifiuti, Stefano Bonaccini: Roma deve avere il termovalorizzatore. Poi l'affondo su Conte e il M5s

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Il termovalorizzatore di Roma si deve fare, senza se e senza ma. Parola di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna che sul suo territorio ha promosso la realizzazione degli impianti per lo smaltimento e la valorizzazione dei rifiuti. Nella puntata di lunedì 18 luglio del L'aria che tira estate, su La 7, l'esponente del Partito democratico, a una domanda del direttore de Il Tempo Davide Vecchi, tuona: Roma deve avere un termovalorizzatore e deve farlo, e ha condannato l'idea, dannosa per tutti, che i rifiuti della propria regione debbano andare negli altri territori per essere smaltiti.  "I termovalorizzatori servono: noi ci siamo potuti permettere di spegnerne due perché la raccolta differenziata è arrivata al 70% e contiamo di arrivare all’80% nei prossimi anni. Non tollero che chi rifiuta i termovalorizzatori pretenda però che siano le altre regioni a smaltire rifiuti non propri", ha detto Bonaccini. 

 

La realizzazione dell'impianto di Roma, progetto del sindaco Roberto Gualtieri, era finita nel decreto Aiutii provocando la reazione del Movimento 5 Stelle che ha portato, insieme alle altre richieste grilline, alla crisi di governo. Ma si tratta di una misura fondamentale, sottolinea Bonaccini che nei giorni scorsi aveva spiegato con un tweet esplosivo: "Per quale motivo i rifiuti prodotti a Roma non volete smaltirli nel vostro territorio ma pretendete lo facciano in altre regioni?". Un'idea non etica, secondo il governatore che rivendica i risultati dell'Emilia-Romagna dove in discarica "va solo 2.5% dei rifiuti".

 

Nel suo intervento Bonaccini va anche giù duro su Giuseppe Conte, che rischia di diventare il "nuovo Fausto Bertinotti" che fece cadere il governo di Romano Prodi. La crisi aperta dal M5s è "incomprensibile", argomenta il governatore. In chiave elettorale, il terremoto di questi giorni mette a dura prova l'alleanza tra Pd e il Movimento 5 Stelle. Se tornano i mantra grillinìi della prima ora come "fate tutti schifo, uno vale uno e del giustizialismo - conclude il governatore - è chiaro che si fa molta fatica ad allearsi".  

 

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