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Inchiesta Loggia Ungheria, la Procura di Perugia chiede l'archiviazione
La Procura di Perugia ha avanzato una richiesta di archiviazione per il procedimento sulla loggia Ungheria. È quanto si legge in un comunicato firmato dal procuratore Raffaele Cantone. Il procedimento "consta di 167 pagine ed è accompagnato dall'intero ponderoso fascicolo, contenuto in quasi 15 faldoni di documenti".
Per la Procura di Perugia non è "adeguatamente riscontrata" l'esistenza "di un'associazione segreta denominata Ungheria", come aveva detto l'avvocato Piero Amara secondo il quale esisterebbe una "presunta loggia massonica coperta" con alti magistrati, avvocati, vertici delle forze armate e di polizia, imprenditori e politici. Le dichiarazioni erano state rilasciate nel corso di alcuni interrogatori, poi secretati, davanti all'aggiunto di Milano Laura Pedio e al pm Paolo Storari. Anche per questo il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, e il pm titolare dell'indagine che da Milano era stata trasmessa al capoluogo umbro, hanno chiesto l'archiviazione.
"Sull'esistenza dell'associazione non sono infatti emersi elementi neanche indiretti che potessero attestarne l'esistenza al di fuori delle dichiarazioni di Amara e di un altro indagato, socio di Amara, che però si è limitato a dichiarare il dato dell'esistenza dell'associazione", senza fornire altri elementi, chiarisce una nota della Procura di Perugia.