Marmolada, individuati i resti di altri tre escursionisti. Ricerche senza sosta, arrivano i cani specializzati
Si continua a lavorare per la strage della Marmolada. Le ricerche della Protezione Civile trentina e del Soccorso alpino stanno proseguendo senza interruzione e “hanno consentito di individuare e recuperare i resti di altri escursionisti coinvolti nella frana staccatasi dalla Marmolada” domenica 3 luglio. “Si ipotizza si tratti dei corpi di alpinisti appartenenti alla stessa cordata” dicono i soccorritori. I ritrovamenti sono avvenuti “in tarda mattinata” ma nessuno si sbilancia su quella che potrebbe essere l’identità delle vittime che saranno trasportate al Palaghiaccio per eventuali riconoscimento, ove possibile, da parte dei parenti. La massa di detriti che ha travolto, stravolto e sepolto i corpi rende complicato il riconoscimento. Al momento la valanga di ghiaccio e rocce ha causato sette vittime certe (una ancora da identificare) mentre il bilancio dei dispersi è fermo a cinque, tutti veneti: Erica Campagnano e il compagno Davide Miotti, Nicolò Zavatta 22enne studente universitario, e l’altra giovane coppia Emanuela Piran e Gianmarco Gallina.
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I tecnici soccorritori di Soccorso alpino, Vigili del fuoco permanenti, Guardia di finanza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato, impegnati nei soccorsi per la tragedia della montagna della Dolomiti, effettueranno domani le ricerche via terra, con il supporto di cani appositamente addestrati. Le operazioni avverranno garantendo le condizioni di sicurezza degli operatori attraverso speciali tecnologie per il monitoraggio dei movimenti del ghiacciaio.
Marmolada, il massiccio resta chiuso: come si cercano gli ultimi dispersi
Nel frattempo il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard, ha firmato una nuova ordinanza attraverso la quale viene circoscritta l’area di chiusura del massiccio della Marmolada, in seguito al distacco di un seracco sotto Punta Rocca. Il divieto di accesso è limitato al versante nord con la forcella Marmolada (da Villetta Maria sentiero E618-E619, prossimità Rifugio Dolomia sentiero E618-Altavia n. 2-E606, piazzale Cima Undici sentiero E618-Altavia n. 2-E606, val Contrin 602-602A). Nell’ordinanza si puntualizza che il divieto di percorrenza lungo i sentieri elencati interessa anche gli alpinisti che risalgono la parete sud-ovest della Marmolada. I trasgressori saranno denunciati. L’accesso all’area è consentito dunque solo agli operatori autorizzati che stanno conducendo le ricerche in quota (oltre che ai rifugisti di Punta Penia e Capanna Ghiacciaio). La zona è controllata dal personale di Corpo forestale del Trentino e Polizia locale della Val di Fassa.
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