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Tragedia della Marmolada, il climatologo Luca Mercalli a L'Aria Che Tira: "Era tra i ghiacciai a basso rischio"

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Giada Oricchio
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La tragedia della Marmolada è stata una tragica fatalità secondo il climatologo Luca Mercalli che, ospite de L’Aria che Tira, il programma del mattino di LA7, giovedì 5 luglio, ha rivelato un dettaglio sul ghiacciaio, il cui crollo di un seracco ha provato 7 morti, 8 feriti e 5 dispersi.

“La giornata era calda, ma abbiamo avuto un solo crollo. Per sfortuna è stato nella Marmolada a un’ora dove si fanno escursioni di domenica. Ci sono 4.400 ghiacciai sulle Alpi, noi ne monitoriamo 15  e la Marmolada non era tra questi perché aveva un basso rischio, da adesso in poi dovremmo capire cosa fare” ha detto Mercalli avvertendo che non è possibile chiudere all’utilizzo 4.400 ghiacciai in 4 Nazioni. Il cambiamento climatico è in atto e sembra un processo irreversibile: “I ghiacciaci purtroppo scompariranno – ha ammesso l’esperto -. A inizi anni 2000 avevamo circa 2.100 km quadrati di ghiacciai, oggi ne sono rimasti 1.800. L’Europa è più avanti per consapevolezza e per annunci sulla lotta alla riduzione dei rischi connessi al clima che cambia, il green deal europeo e la legge sulla riduzione del 55% di emissioni di Co2 entro il 2030 sono importanti, ma come si ottengono? In parte con provvedimenti di legge e in parte con scelte etiche personali”.

Mercalli auspica che l’Europa faccia da apripista e sia poi seguita da India e Cina, riottose a politiche di contenimento di gas serra e Co2 nonostante i guasti climatici siano evidenti.

 

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