Crollo Marmolada, è una strage. Quanti escursionisti mancano all'appello: "Impossibile trovare qualcuno vivo"
Il bilancio del crollo di una parete del ghiacciaio sulla Marmolada di domenica 3 luglio appare destinato a crescere. A fare il punto sui numeri della tragedia è il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti: "Al momento abbiamo 7 deceduti, di cu 3 identificati; 8 feriti di cui due in condizioni delicate, poi abbiamo 14 persone ’reclamate', per cui i loro familiari si sono fatti vivi perché di loro non si hanno più notizie, Di queste 4 sono di origine straniera, tre della Repubblica ceca e un austriaco".
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Il governatore del Trentino menziona inoltre le 14 auto che ieri erano parcheggiate alla Fedaia, punto di accesso ai percorsi travolti dal fiume di ghiaccio, neve, terra e rocce causato dal distacco di un seracco e che ha travolto gli escursionisti. "Questa mattina rimangono quattro auto delle quali non sappiamo i passeggeri che fine abbiano fatto. Sono tutte straniere, una con targa tedesca, due con targa ceca, una inglese".
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A rendere le ricerche dei soccorritori sempre più proibitive è il maltempo che sta interessando la zona: al momento nessuno può raggiungere il ghiacciaio e anche i droni sono costretti a restare a terra per la pioggia. Inoltre si teme che possa esserci l'eventuale crollo di un'altra parte del ghiacciaio e quindi si preferisce non procedere per non mettere a rischio i soccorritori.
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Anche perché secondo quanto si apprende sarebbe ormai "ridotta a zero" la possibilità di trovare sopravvissuti al crollo e il numero dei morti provocati dalla valanga potrebbe essere più alto rispetto alle vittime accertate finora. "Temo che le vittime aumentino almeno del doppio se non del triplo visto il numero dei dispersi e il fatto che siano rimaste parcheggiate" diverse auto, ha detto all'Adnkronos il procuratore di Trento, Sandro Raimondi, quando i decessi accertati erano 6.
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Il premier Mario Draghi intanto è arrivato a Canazei: "Oggi sono qui per rendermi conto di persona di quello che è successo, e vi assicuro che è molto importante esser venuti. Abbiamo fatto un punto tecnico-operativo con tutti coloro che hanno collaborato alle operazioni, ma soprattutto sono qui per esprimere la più sincera, la più affettuosa, la più accorata vicinanza alle famiglie delle vittime, ai dispersi, ai feriti e alle comunità che sono state colpite da questa tragedia", ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, in un punto stampa a Canazei dove è stata allestita la centrale operativa che sta coordinando le operazioni di soccorso e dove insieme al capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, alle autorità locali e ai soccorritori è stato fatto il punto della situazione.