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Bollette, ecco la stangata: dal primo luglio in arrivo un altro rialzo di luce e gas

Pietro De Leo

Come immaginabile, il costo delle bollette potrebbe salire ancora. E Nomisma Energia ha messo nero su bianco le previsioni sul conto in capo a famiglie e imprese nel terzo trimestre dell'anno, per via delle conseguenze della guerra e della decisione di Putin, per quanto al momento giustificata con la manutenzione delle turbine, di tagliare le forniture. In particolare, dal primo luglio la bolletta della luce dovrebbe crescere del 17%, mentre il gas addirittura del 27%. Davide Tabarelli, presidente dell'istituto di ricerca, ha spiegato all'Ansa che «i prezzi di gas ed elettricità sui mercati internazionali sono esplosi dopo la decisione della Russia del 16 giugno scorso di tagliare le forniture alla Germania e all'Italia». Dunque, «ci attende un forte rialzo delle bollette, diversamente da quanto accaduto ad aprile quando avevano segnato un -10%». Dunque, si prepara un aumento che Tabaralli definisce «importante». Qualche giorno e sapremo visto che l'Arera, l'autorità che si occupa di determinare le tariffe, fisserà i nuovi livelli entro il 30 giugno.

 

 

«Certamente -si dice sicuro il presidente di Nomisma Energia- tenterà qualche intervento, con l'aiuto del governo, per limitare l'impatto della crisi sulla spesa dell'energia delle famiglie». Ma quanto costerà, tradotto in soldi veri, questo aumento? Secondo Nomisma, siamo intorno ai 657 euro totali a nucleo nell'arco di un anno, di cui 462 euro per il gas e 194,4 per la luce. Un esborso non da poco, considerando anche i rincari pressoché generalizzati.

 

 

E proprio su questo pone l'accento il Codacons, parlando senza mezzi termini di «una mazzata, che va ad aggiungersi agli altri aumenti di spesa per le bollette causati dai rincari delle tariffe che si susseguono in Italia dalla fine del 2021». La sigla dei consumatori aggiunge: «riteniamo insufficienti i provvedimenti fin qui adottati dal governo, che nonostante gli oltre 30 miliardi di euro spesi per contrastare il caro-bollette non ha saputo fermare l'abnorme cresciuta delle tariffe, e ribadiamo l'esigenza di tornare a prezzi amministrati dell'energia, unica strada percorribile per salvare i bilanci di milioni di famiglie e imprese».