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Alessandro Orsini fa impazzire Gianni Cuperlo: lavorate per la guerra. Botta e risposta a Cartabianca
Alessandro Orsini torna ospite a Cartabianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer, e nella puntata di martedì 21 giugno ripercorre le polemiche che lo hanno visto al centro per le sue posizioni sulla guerra in Ucraina. "Mi hanno impressionato le liste di proscrizioni e gli attacchi agli intellettuali critici, come nelle dittature", afferma il sociologo.
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"Ora la maggioranza degli italiani ha capito le dinamiche della guerra in Ucraina, lo vediamo nei sondaggi: il governo è minoritario. Ma non possiamo riempirci la bocca di libertà e reprimere chi esprime un'idea diversa. Non mi aspettavo che l'Italia fosse così intollerante, ma trovo anche tanto affetto", afferma Orsini. L'intolleranza è "nelle élite", afferma, "ma il Paese è più maturo dei politici".
Sul tavolo anche e soprattutto le ripercussioni del voto in Senato di oggi, il via libera alla risoluzione sull'Ucraina in vista del Consiglio d'Europa. Le conseguenze saranno drammatiche, commenta Orsini: "Invieremo nuove armi pesanti in Ucraina, è un passo in avanti verso l'internazionalizzazione del conflitto. Abbiamo già inviato obici spaventosi", argomenta Orsini che afferma che la maggioranza lavora "per la guerra".
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Gianni Cuperlo, del partito democratico, non ci sta: "Ma come si fa a dire che lavoriamo per la guerra? Siamo il terzultimo Paese per invio di armi, ma cosa dice". Ma sono fatti, replica Orsini con il dem che ribatte: "Non sono fatti. Il premier italiano è andato a Kiev, non facciamo una caricatura del governo". "Ma ha fatto cose tragiche, politiche inumane" continua Orsini che ribadisce i rischi di una sirianizzazione del conflitto che porterebbe alla terza guerra mondiale: "Anche un bambino lo capirebbe" dice davanti al dem visibilmente seccato.