crisi ucraina
Papa Francesco: mi hanno parlato della guerra due mesi prima. Come nasce la frase sull'"abbaiare della Nato"
La famosa frase pronunciata da Papa Francesco sulla guerra in Ucraina, quella dell'"abbaiare della Nato alle porte di Mosca", il Pontefice l'aveva ascoltata da un capo di Stato, prima dell'invasione russa. Lo ha rivelato lo stesso Pontefice in un’intervista a La Civiltà Cattolica riportata da La Stampa. "Un paio di mesi prima dell’inizio della guerra ho incontrato un capo di Stato, un uomo saggio, che parla poco, davvero molto saggio. E dopo aver parlato delle cose di cui voleva parlare, mi ha detto che era molto preoccupato per come si stava muovendo la Nato. Gli ho chiesto perché, e mi ha risposto: ’Stanno abbaiando alle porte della Russia. E non capiscono che i russi sono imperiali e non permettono a nessuna potenza straniera di avvicinarsi a loro'. Ha concluso: ’La situazione potrebbe portare alla guerra'. Questa era la sua opinione. Il 24 febbraio è iniziata la guerra. Quel capo di Stato ha saputo leggere i segni di quel che stava avvenendo".
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Il Papa si è speso in prima persona per cercare di raggiungere un cessate il fuoco, tanto che l'ipotesi di un viaggio di pace a Kiev è ancora sul tavolo, come confermato recentemente dallo staso Jorge Mario Bergoglio."Quello che stiamo vedendo - aggiunge il Santo Padre - è la brutalità e la ferocia con cui questa guerra viene portata avanti dalle truppe, generalmente mercenarie, utilizzate dai russi. E i russi, in realtà, preferiscono mandare avanti ceceni, siriani, mercenari. Ma il pericolo è che vediamo solo questo, che è mostruoso, e non vediamo l’intero dramma che si sta svolgendo dietro questa guerra, che è stata forse in qualche modo o provocata o non impedita. E registro l’interesse di testare e vendere armi. È molto triste, ma in fondo è proprio questo a essere in gioco", afferma il Papa.
"Qualcuno può dirmi a questo punto: ma lei è a favore di Putin! No, non lo sono - chiarisce papa Francesco - sarebbe semplicistico ed errato affermare una cosa del genere. Sono semplicemente contrario a ridurre la complessità alla distinzione tra i buoni e i cattivi, senza ragionare su radici e interessi, che sono molto complessi. Mentre vediamo la ferocia, la crudeltà delle truppe russe, non dobbiamo dimenticare i problemi per provare a risolverli. È pure vero che i russi pensavano che tutto sarebbe finito in una settimana - conclude l’analisi del pontefice - ma hanno sbagliato i calcoli. Hanno trovato un popolo coraggioso, un popolo che sta lottando per sopravvivere e che ha una storia di lotta".
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Per il papa "dobbiamo allontanarci dal normale schema di ’Cappuccetto rosso': Cappuccetto rosso era buona e il lupo era il cattivo. Qui non ci sono buoni e cattivi metafisici, in modo astratto. Sta emergendo qualcosa di globale, con elementi che sono molto intrecciati tra di loro", spiega Francesco.