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Niccolò Ciatti ucciso con un calcio, il ceceno Bissoultanov condannato per omicidio volontario: rischia 25 anni

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Omicidio volontario. Il Tribunale provinciale di Girona, in Spagna, ha emesso la sua sentenza la morte di Niccolò Ciatti, il 21enne toscano di Scandicci (Firenze) che venne pestato senza alcun motivo la notte tra l’11 e il 12 agosto 2017 in una discoteca di Lloret de Mar, durante una vacanza con gli amici in Costa Brava. Rassoul Bissoultanov, il 29enne cittadino ceceno accusato della morte, è stato condannato per omicidio volontario e ora rischia una pena tra i 15 e i 25 anni, che verrà quantificata dai giudici nei prossimi giorni, come stabilisce il codice penale spagnolo. 

Alla lettura della sentenza erano presenti i familiari di Niccolò, con il padre Luigi e la madre Cinzia, assistiti dal loro avvocato Agnese Usai. Nei confronti del cenone il procuratore spagnolo Victor Pillado ha chiesto 24 anni di carcere e 9 anni di libertà vigilata. "Dobbiamo giustizia alla famiglia Ciatti - ha detto nella requisitoria il pm Pillado -, dobbiamo una condanna giusta e responsabile".

 

Imputato nello stesso processo anche un altro ceceno Movsar Magomadov, 27 anni, che per la procura non avrebbe avuto responsabilità nell’omicidio, anche se i legali della famiglia Ciatti lo ritengono altrettanto colpevole. Le sentenze sono state comminate da una giuria popolare. 

Bissoultanov in aula ha cercato di evitare l'accusa di volontarietà affermando: "Non pensavo che con un calcio alla testa potessi ucciderlo", e la sua difesa  ha sostenuto che si sarebbe trattato di omicidio preterintenzionale, reato punibile con un massimo di quattro anni di carcere. Ma i tecnici della polizia hanno evidenziato come il calcio letale alla testa per il giovane di Scandicci è stato assestato in modo definito professionale da una persona conoscitrice di tecniche di lotta, e non in modo casuale, dall'esperto di Mma.

Lo scorso 20 maggio la Cassazione avevaa annullato la scarcerazione di Rassoul Bissoultanov, estradato dalla Germania in Italia e scarcerato il 22 dicembre 2021 dai giudici della Corte d’Assise di Roma. Il ceceno nel frattempo però era tornato in Spagna dove per lo stesso caso era già stato aperto un processo, che oggi si è concluso con il processo davanti al Tribunale provinciale di Girona. Si farà anche in Italia il processo per l’omicidio di Niccolò 
Ciatti. Nello scorso marzo lo hanno deciso i giudici della III Corte d’Assise di Roma respingendo l’istanza della difesa del ceceno Rassoul Bissoultanov. Il dibattimento a Roma si aprirà il prossimo 8 giugno.

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