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Ucraina, ora la Russia può perdere in Donbass. Retroscena di Dario Fabbri: dove sono i missili Himars

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I missili Himars che saranno presto nelle dotazioni dell'esercito ucraino per "difendere il loro territorio dalle avanzate russe", ha dichiarato il presidente americano Joe Biden, sono già ai confini del Paese. In Polonia o in Romania, spiega l'analista Dario Fabbri nel corso dello speciale La7 di mercoledì 1 giugno, condotto da Enrico Mentana. Il direttore di Domino è chiamato a commentare la reale portata del nuovo pacchetto di assistenza a Kiev da parte degli Stati Uniti che ha già provocato la furiosa reazione del Cremlino. E le concrete speranze di ribaltare gli esiti dell'avanzata russa che continua inesorabile. 

 

I sistemi missilistici a lancio multiplo M142 Himars, denominazione che sta per High Mobility Artillery Rocket System, sono in grado di colpire bersagli  fino a 80 chilometri. "Possono essere decisivi nella battaglia del Donbass" afferma l'analista che spiega come siano necessarie tre settimane di addestramento affinché l'esercito ucraino possa utilizzarli sul campo. "Ma sono praticamente già lì, sono posizionati nella zona. Al confine della Polonia o in Romania, devono solo essere consegnati nelle mani degli ucraini".

 

Kiev ha assicurato gli Usa che non colpiranno il territorio russo con i missili Himars. "Il vero elemento della vicenda è che gli americani sono convinti che la Russia con questa dotazione in mano agli ucraini possa non vincere la battaglia in Donbass" e che le forze armate di Kiev siano ancora in tempo per evitare la sconfitta, spiega l'analista. "Tre settimane" necessarie ad addestrare i soldati ucraini a usare i missili Himars "sono un tempo discretamente lungo se si pensa che la battaglia sia agli sgoccioli. Ma evidentemente non è così", conclude Fabbri. 

 

 

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