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Scuola, appello dei presidi al governo: “Esami senza mascherina obbligatoria”

Valentina Conti
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Esami di Stato con o senza mascherina per gli studenti con l'afa incombente? Il dilemma tiene banco. Non si arresta il dibattito sull'obbligo, attualmente vigente, di indossare i dispositivi di protezione individuale a scuola a una manciata di giorni dal termine dell'anno scolastico. Ad intervenire ieri, dopo le posizioni espresse da più parti, anche il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi di Roma, Mario Rusconi. «Agli Esami di Terza media e di Maturità potrebbe benissimo essere abolito l'obbligo», ha affermato Rusconi, facendo notare: «D'altra parte, vedo che si consente che ci siano anche 100mila tifosi ammassati al Circo Massimo per ore senza alcun obbligo...». Dichiarazioni, quelle del leader del sindacato dei capi di istituto della Capitale, che fanno il paio con le parole del sottosegretario all'Istruzione Barbara Floridia, che concorda con quanto ipotizzato dal sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, sulla possibilità di far tenere gli esami finali del primo e secondo ciclo senza l'obbligo di mascherine per gli studenti.

 

 

«Le scuole - ha spiegato Floridia - si sono dimostrate, nei mesi difficili che ci stiamo lasciando alle spalle, luoghi sicuri, soprattutto grazie alla capacità della comunità scolastica di attenersi alle regole. Fermo restando che la decisione finale spetta al Ministero della Salute ed alle autorità sanitarie, ritengo sia il momento che anche a scuola si possa accedere senza mascherine e fruire liberamente di tutti gli spazi di cui i nostri ragazzi sono stati privati».

 

 

Pure secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, «è possibile fare a meno delle mascherine in classe adesso», considerando il fatto che «gli spazi per gli esami spesso sono anche più ampi delle normali aule, quindi sarebbe possibile garantire il distanziamento necessario tra i banchi». E ieri l'altro i Garanti per l'Infanzia e l'adolescenza regionali hanno sottoscritto una nota per i dicasteri interessati «al fine di alleviare le misure restrittive che proseguono ad essere in vigore nelle aule». Contrari all'eliminazione del dispositivo di protezione, invece, i genitori degli alunni con fragilità.

 

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