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Matteo Bassetti e il vaiolo delle scimmie: "Un’altra infezione che mai si era vista". L'epidemia a trasmissione sessuale

Giada Oricchio

Il vaiolo delle scimmie si sta diffondendo in Europa e Matteo Bassetti avverte: “Intervenire tempestivamente per evitare una nuova epidemia dopo il Covid”. I casi di monkeypox sono quadruplicati in poco tempo e la comunità scientifica sta monitorando la situazione. Bassetti, virologo dell’ospedale San Martino di Genova, ha dichiarato: “Il vaiolo delle scimmie non è grave e generalmente regredisce entro qualche settimana. I sintomi sono soprattutto febbre, mal di testa e dolori muscolari e alla schiena. È possibile che in alcuni casi si presenti anche un'eruzione cutanea con caratteristiche simili alla varicella o alla sifilide”.

Il professore ha detto anche che “sono stati riscontrati contagi tra uomini che hanno avuto rapporti intimi con altri uomini” ma la sessualità non è rilevante. L'infezione, infatti, avviene per contatto con fluidi corporei, croste di esemplari infetti, attraverso la biancheria o droplet ravvicinato.

Il tasso di mortalità è basso, intorno al 10%, eppure il professore, intervistato a RadioRai1, invita ad alzare la guardia: “La novità rispetto al passato è la trasmissione interumana. Non vanno commessi gli errori del passato. Dobbiamo esser tutti uniti tra Paesi europei, scambiandoci informazioni e monitorando eventuali focolai. Non possiamo permetterci una nuova epidemia”. Bassetti prevede che nelle prossime settimane i casi saranno circa un migliaio in Europa, ma chiede di non cadere nella psicosi con una corsa al vaccino contro il vaiolo.