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Come cambia il contratto dei dipendenti pubblici. Aumenti tra 63 e 117 euro al mese e arretrati, ecco l'accordo
È stato firmato in via definitiva il nuovo contratto delle Funzioni Centrali, triennio 19/21, dei dipendenti pubblici. Aran, Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, e sindacali hanno licenziato lunedì 9 maggio il testo definitivo che stabilisce gli aumenti tabellari per ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici compresi tra 63 euro lordi mensili per un dipendente di prima Area fascia F1 e 117 euro per un ispettore generale.
Nel mezzo, varie forme di adeguamento. Al Cnel gli aumenti si fermano a 106 euro, all’Enac a 151,80 euro lordi mensili, all’Agenzia per il digitale fino a 194,46 euro. Per quanto riguarda gli arretrati quelli netti per il 2019-2021 valgono nei ministeri fino a 1.814 euro.