Covid, Matteo Bassetti sbotta coi talebani della mascherina: come faremo in autunno coi richiami del vaccino?
Non c'è più l'obbligo di mascherina al chiuso, con alcune eccezioni come mezzi di trasporto e ospedali, ma il modo in cui è stato gestito l'uso dei Dpi rischia di fare ancora danni. Il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti,va all'attacco con un post su Facebook in cui il prof si mostra con indosso proprio la mascherina.
"Guardandomi in giro per strada e nei negozi mi rendo conto di quale errata comunicazione si sia fatta in Italia su mascherine e vaccini. La mascherina e’ oggi vista come il miglior mezzo per difenderci dal Covid, anche da quegli anziani o persone fragili, che hanno deciso di non fare il booster o la quarta dose" accusa Bassetti nel post di martedì 3 maggio. "Dicono 'la mascherina mi protegge dal contagio, il vaccino no'. Ma vi rendete conto di cosa siamo riusciti a creare in Italia? Chi e’ il responsabile di tutto questo? Sono messaggi molto sbagliati. Solo grazie al vaccino oggi torniamo a vivere e chi si contagia da vaccinato tripla dose fa una forma più o meno leggera, ma (salvo qualche eccezione) non si ammala in maniera grave. Come faremo a settembre/ottobre a convincere la gente a fare il richiamo se il messaggio (sbagliato) che è passato, e’ stato 'mettetevi la mascherina che vi salvate la vita?'".
Bassetti torna ad attaccare "il talebanismo italico sulla mascherina" che "in ogni caso non ci ha evitato di essere uno dei paesi europei con il maggior numero di contagi. La mascherina è ormai una sorta di coperta di Linus che funge più da ansiolitico che non da reale dispositivo di protezione individuale. Se qualcuno sa cosa vuol dire….".