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Covid, casi e ricoveri in discesa. Resta alto il numero di decessi, ma è addio a green pass e mascherine

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Casi in calo, curva delle ospedalizzazioni in discesa ma ancora alto il numero dei decessi. È il quadro della pandemia in Italia alla vigilia di una nuova fase nella lotta al Covid. Dal 1° di maggio infatti si allentano le misure di contenimento del virus, a partire dal green pass che non sarà più richiesto. Addio anche all'obbligo di mascherine al chiuso, a eccezione dei mezzi di trasporto pubblici, i luoghi della sanità e le scuole. Rimane la forte "raccomandazione" per i luoghi di lavoro dove prevarranno i protocolli aziendali, negozi e supermercati inclusi. Saranno infatti le aziende a confermare l'uso della mascherina per i dipendenti al chiuso o, eventualmente a raccomandarlo, come ha fatto la Conferenza Episcopale Italiana che ha già precisato ai fedeli di "raccomandare" l'uso delle mascherine per le messe e le catechesi.

 

 

La decisione del governo apre dunque una nuova fase di convivenza con il virus che, ripetono le autorità sanitarie, ci deve portare a una ritrovata normalità senza mai dimenticare la prudenza, soprattutto a fronte di numeri che faticano a calare, come confermato dal bollettino ministeriale. Sono infatti 53.602 i contagi comunicati dal bollettino contro i 58.861 di ieri per un totale di 16.463.200 casi da inizio pandemia. In lieve calo i decessi Covid con 130 vittime contro le 133 del giorno prima e un complessivo di 163.507. In calo anche le ospedalizzazioni con -5 terapie intensive a fronte di 32 nuovi ingressi per un totale di 366 pazienti e -116 in reparto per un complessivo di 9.826. Scende anche il tasso di positività Covid su test che, con 383.073 tamponi processati, oggi si attesta al 14%, in calo di un punto percentuale rispetto a ieri. Prosegue anche il calo degli attuali positivi al Covid con -17.738 casi ma sono ancora 1.229.379 le persone alle prese con il virus: di queste 1.219.187 sono in isolamento domiciliare.

 

 

Numeri dunque che certificano la presenza del virus, fronteggiato dall'efficacia del vaccino: secondo quanto confermato dall'Istituto superiore di Sanità, il tasso di mortalità standardizzato è circa nove volte più alto per i non vaccinati rispetto ai vaccinati con dose booster, con ricoveri in intensiva e in reparto rispettivamente 6 e 4 volte maggiori per chi non ha nemmeno una dose.

 

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